Nel 2003 Michelangelo Pistoletto – tra i più noti e celebrati maestri italiani nel mondo – scrive il manifesto del Terzo Paradiso e ne disegna il simbolo, costituito da una riconfigurazione del segno matematico d’infinito. In questo simbolo, composto da tre cerchi consecutivi, l’artista ha immaginato due cerchi opposti per significare natura e artificio, l’anello centrale è la congiunzione dei due e rappresenta il grembo generativo di una nuova umanità, ideale superamento del conflitto distruttivo in cui natura e artificio si ritrovano nell’attuale società. Un concetto che nel tempo si è declinato in numerose performance ed installazioni – alcune orchestrate dallo stesso Pistoletto – ed inoltre tributi, tra cui l’idea di un vigneto di viti autoctone con la forma del Terzo Paradiso presso l’Orto Botanico della Selva di Gallignano.
Il simbolo sarà protagonista del festival art+b=love(?), ad Ancona dal 4 all’8 aprile 2018. La rassegna, dedicata alla capacità dell’arte di stimolare lo sviluppo economico e sociale dei territori, adotta il Terzo Paradiso come simbolo di uguaglianza e cittadinanza contro ogni forma di intolleranza, ad appena due mesi dalla strage aggravata da razzismo avvenuta a Macerata.
«Terzo Paradiso – come spiega lo stesso Pistoletto – significa il passaggio a uno stadio inedito della civiltà planetaria, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza. A tale fine occorre innanzi tutto ri-formare i principi e i comportamenti etici che guidano la vita comune».
La performance artistica si svolgerà sabato 7 aprile, a partire dalle ore 16, presso la Mole Vanvitelliana di Ancona, alla presenza del coordinatore degli ambasciatori del Terzo Paradiso, Francesco Saverio Teruzzi, come tramite di un messaggio culturale: un’azione per sensibilizzare la società a farsi promotrice di un cambiamento culturale, stimolando la capacità di rispondere al razzismo e all’intolleranza attraverso gli strumenti della legalità, del dialogo sociale e del lavoro.
«Nella convinzione che il lavoro, cioè le imprese, già da molti anni stiano dando prova di essere uno dei luoghi chiave per agevolare l’integrazione tra culture diverse, vogliamo coinvolgere in questa straordinaria performance le aziende che hanno già fatto proprio questo valore, rendendo protagonisti dell’opera i dipendenti stranieri, risorsa fondamentale per la crescita economica e sociale dei territori», spiegano Cesare Biasini Selvaggi e Federico Bomba, direttori del festival.
Le aziende potranno contribuire a comporre il simbolo del Terzo Paradiso di Pistoletto inviando alla Mole di Ancona, in rappresentanza, un proprio dipendente straniero che depositerà un oggetto emblematico dell’azienda stessa, della sua attività. Ogni azienda partecipante diventerà così testimonial di quanto il simbolo rappresenta, dei suoi valori di integrità e integrazione. (info: tel 0712363997, info@sineglossa.it)