ANCONA – Si è tenuto nella sede di Confindustria Marche ad Ancona l’incontro congiunto tra i Giovani Imprenditori e la Piccola Industria di Confindustria Marche con il vicepresidente della Regione Marche Mirco Carloni.
Alla presenza di Claudio Schiavoni, presidente Confindustria Marche, Paola Bichisecchi, direttore generale Confindustria Marche, Mirco Carloni, vicepresidente della giunta della Regione Marche, Massimiliano Bachetti, presidente dei Giovani Imprenditori e Gianni Tardini, presidente di Piccola Industria sono stati trattati tantissimi temi come quelli inerenti la transizione ecologica, l’economia circolare, la digitalizzazione, l’internazionalizzazione delle imprese marchigiane, il recupero delle quote di export perse dalle imprese marchigiane nel periodo del covid-19 e i sostegni che la Regione Marche vuole destinare alle pmi marchigiane.
Il presidente di Confindustria Marche, Claudio Schiavoni, nell’aprire i lavori, ha sottolineato l’importanza della politica industriale regionale per intensificare la crescita delle imprese marchigiane in una fase in cui va consolidata e rafforzata la ripresa, dopo le forti criticità legate anche alla pandemia, facendo ripartire investimenti sugli asset più strategici per la competitività.
«La strategia di sviluppo economico che abbiamo identificato verte a superare le fragilità intrinseche del nostro sistema imprenditoriale, ovvero il frazionamento e la mancanza di identità che penalizzano le nostre produzioni – ha affermato il vicepresidente di Regione Marche e assessore alle attività produttive Mirco Carloni – Per questo motivo, appena insediati, abbiamo avviato una stagione di profondo rinnovamento del quadro normativo regionale, partendo proprio dalla nuova legge di sostegno alle comunità delle start-up innovative; la promozione degli investimenti ed il rafforzamento innovativo delle filiere produttive, da cui derivano opportunità e bandi di finanziamento più aderenti alle necessità delle imprese. Anche l’internazionalizzazione torna al centro della strategia regionale, assieme a Camera di Commercio abbiamo siglato protocolli d’intesa con Ice, Sace e Simest per garantire una presenza istituzionale strutturata in tutte le principali fiere internazionali, in primis Dubai 2022. Stiamo altresì stipulando accordi con tutti i principali interlocutori finanziari per predisporre strumenti specifici creati ad hoc per le nostre imprese al fine di irrobustire finanziariamente il nostro tessuto imprenditoriale».
I Giovani Imprenditori capitanati da Massimiliano Bachetti hanno chiesto al vicepresidente della giunta regionale di poter creare matching tra imprese tradizionali e start-up. Tra le proposte avanzate quella di fornire dei voucher alle aziende tradizionali da spendere per acquistare servizi e prodotti dalle start-up e dalle piccole e medie imprese innovative iscritte nello speciale registro camerale della Camera di Commercio delle Marche. Una strategia che potrebbe portare a conseguimento due obiettivi fondamentali per il tessuto economico della Regione ovvero quelli di portare innovazione nelle industrie tradizionali al fine di strutturare le start-up facendole lavorare e collaborare con le imprese più solide per creare una filiera innovativa tutta marchigiana.
«Dobbiamo tenere il passo con il futuro per raggiungere quel livello di innovazione che possa darci la spinta per rimanere competitivi sul mercato. – Afferma Massimiliano Bachetti, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Marche – L’utilizzo di voucher per le imprese tradizionali per investire sulle start-up marchigiane potrebbe essere la strategia giusta per il conseguimento degli obiettivi. Dobbiamo creare una filiera unica e identitaria prettamente marchigiana.
Gianni Tardini, Presidente Piccola Industria Confindustria Marche, ha illustrato le attività messe in campo dal Comitato Regionale per supportare le aziende nel loro percorso di internazionalizzazione fornendo loro tutte le informazioni utili a conoscere i mercati, spesso anche lontani e complessi: dall’organizzazione di incontri con Ambasciatori di Paesi esteri, a giornate di approfondimento dedicate allo studio di mercati a crescita rilevante, dinamici e ritenuti strategici per la collocazione delle produzioni regionali, ad occasioni di confronto e di reciproca conoscenza con Istituzioni ed operatori per proporre le eccellenze marchigiane. «L’internazionalizzazione è fondamentale per la competitività delle nostre imprese e il nostro obiettivo – ha dichiarato Tardini – è quello di incrementare la quota degli esportatori abituali, sia verso i mercati maturi che verso quelli emergenti che, negli ultimi anni, hanno registrato le migliori performance di crescita e di favorire il recupero delle quote di export perdute a causa del Covid-19. Per questo è indispensabile poter contare sulla collaborazione e la sinergia tra tutti gli attori coinvolti, imprenditoriali e istituzionali, affinché le Marche possano tornare a registrare trend di crescita significativi» .