Ancona-Osimo

Ancona tra mare e cielo, ecco la Fontana dei Due Soli

Lo spettacolo ha stupito ed incantato le migliaia di persone accorse al Porto Antico per l'inaugurazione, ieri sera (1 giugno) dell'opera del maestro Enzo Cucchi. In un'atmosfera di suspense, gli ormeggiatori del porto hanno scoperto il telo, svelando la tanto attesa scultura

ANCONA- Proiezioni ripercorrono la storia di Ancona su una cascata d’acqua. L’alba e il tramonto sul mare, il Duomo, il Passetto, la Mole Vanvitelliana, Le 13 Cannelle, sono solo alcune delle immagini create da straordinari giochi d’acqua, di luci, di colori, di musica suggestiva. Lo spettacolo, durato poco meno di 5 minuti, ha stupito ed incantato le migliaia di persone accorse al Porto Antico per l’inaugurazione della Fontana dei Due Soli, l’opera – scultura del maestro Enzo Cucchi. In un’atmosfera di suspense, gli ormeggiatori del porto hanno scoperto il telo, svelando la tanto attesa fontana. Le sirene delle navi hanno accompagnato il momento. Ed ecco finalmente La Fontana dei Due Soli.

La vasca d’acqua dove è possibile camminare

I led permettono di ammirare l’opera anche di notte. Emergono preziosi dettagli come i particolari artistici delle piastrelle di ceramica che raccontano alcuni elementi storici della città: il Duomo, il Lazzaretto, la Lanterna del Vanvitelli, l’Arco di Traiano e i Due soli. La struttura della fontana è costituita da due lunghe panchine esterne di 15 metri per 4 che racchiudono all’interno una vasca d’acqua: un percorso dove è possibile camminare bagnandosi i piedi, accessibile anche alle persone disabili. La fontana vuole ricordare le 13 Cannelle. Non a caso è alimentata da 13 bocche d’acqua. La forma è delle mani che ricevono, sul palmo è rappresentato l’Agontano, la moneta battuta da Ancona all’epoca della Repubblica marinara. L’opera-scultura consente di sedersi ed ammirare il panorama e allo stesso tempo di rinfrescarsi e trovare sollievo. La prima a camminare nella fontana è stata il sindaco Valeria Mancinelli, poi l’opera è stata presa d’assalto dalla folla.

Il Sindaco Mancinelli cammina nella Fontana dei Due Soli

Il nuovo elemento di arredo contemporaneo incontra la storia del Porto Antico: l’Arco Clementino a pochi metri, l’Arco di Traiano, il Duomo che svetta sul colle Guasco. Si rafforza così il rapporto città- porto, iniziato due anni fa. Dal titolo si comprende come “La Fontana dei Due Soli” voglia omaggiare Ancona, città che vanta la straordinaria peculiarità di poter scorgere sia l’alba che il tramonto del sole sul mare, grazie alla sua forma a gomito. L’opera- scultura  di Cucchi, porta al suo interno il messaggio di accoglienza. «In un porto dove si arriva, la prima cosa che necessita è il sollievo, il riposo, qualcosa in cui ci si possa identificare – spiega Enzo Cucchi -. Così ho pensato che la fontana ideale dovesse avere una seduta dove si possa riposare e ammirare il mare e poi, ho pensato al modo di come praticarla e abbiamo pensato tutti insieme che il segno dovesse riguardare tutti».

L’intervento del Maestro Enzo Cucchi

«Il Porto Antico è un luogo del cuore degli anconetani e questa fontana è il simbolo della città che rinasce. Con quest’opera e il rinnovato ascensore del Passetto, la passeggiata da Mare a Mare si arricchisce» commenta il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli. Anche il Prefetto Antonio D’Acunto ha evidenziato l’importanza di quest’opera per il rilancio della città. «Sono 36 anni che faccio questo mestiere e non mi era mai capitato di inaugurare una fontana in un porto. È una particolarità che distingue lo scalo dorico. Questa opera artistica abbellisce il contesto storico del porto» afferma il Contrammiraglio Francesco Saverio Ferrara. «Il Maestro Cucchi espone in tutto il mondo ed ha scelto il porto di Ancona per la sua opera. Questo porta una ventata di ottimismo e di internazionalizzazione. La sinergia per creare novità è fondamentale» dichiara Rodolfo Giampieri, presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale. «Aver contribuito alla realizzazione della “Fontana dei Due Soli” è una grande soddisfazione» commenta Giampolo Giampaoli della Fondazione Cariverona.