ANCONA- Sono due i gruppi di ragazzini responsabili degli episodi incendiari avvenuti nell’ultimo mese in città. Ad uno, composto da quattro 16enni, sono attribuibili 5 incendi a Posatora: nel parco Eraclio Fiorani, nel parco degli ex Saveriani e in via Martin Luther King. La contestazione è incendio doloso. Hanno invece tra i 14 e i 15 anni, qualcuno addirittura nemmeno quattordicenne, i sei ragazzini che avrebbero appiccato il fuoco all’interno degli ex Mutilatini e danneggiato i bagni pubblici a Portonovo. Per loro la contestazione è incendio e danneggiamento. Non ci sono correlazioni tra i fatti di Posatora e Portonovo, ciò non toglie che si tratta di fatti gravi commessi da minorenni, italiani, maschi, non tutti di Ancona. Fatti ritenuti gravi dal Procuratore capo del Tribunale per i Minorenni Giovanna Lebboroni che nel corso di una conferenza stampa ha illustrato gli sviluppi dell’attività investigativa portata avanti dalla Procura dei minori e dalla Squadra Mobile. Dal vasto e pericoloso incendio scoppiato il 21 giugno prima della mezzanotte nell’area verde tra il parco Belvedere di Posatora e la Palombella, sono stati approfonditi altri episodi incendiari e atti vandalici.
INCENDI A POSATORA
In meno di 20 giorni, dal 7 giugno, si sono verificati 5 incendi: è stato dato fuoco a una panchina, a una pianta di ulivo, a due cassonetti dei rifiuti di cui uno per la carta e poi al parco Eraclio Fiorani. «L’incendio nel parco di Posatora è stato grave soprattutto per le conseguenze che ne sarebbero potute derivare. I Vigili del Fuoco hanno provato per 5 ore, dalla mezzanotte fino alle 5 del mattino, a spegnere il fuoco. Per le prime due ore le fiamme non erano domabili quindi hanno rappresentato un pericolo per le abitazioni vicine e per uno stabilimento balneare, mettendo a rischio l’incolumità delle persone» riferisce il Procuratore Capo Lebboroni.
La Squadra Mobile di Ancona, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, ha immediatamente dato avvio alle indagini. «Gli investigatori si sono portati sul posto per cercare, verificare e ispezionare qualsiasi elemento utile, raccogliere informazioni. Già in mattinata il quadro del gruppo di giovanissimi responsabile dell’incendio al parco Eraclio Fiorani era completo» spiega Carlo Pinto, capo della Squadra Mobile.
Nel pomeriggio del 22 giugno, un ragazzino si è presentato volontariamente in Questura accompagnato dai genitori e dall’avvocato per rendere delle dichiarazioni spontanee. Al primo atteggiamento collaborativo sono seguiti gli interrogatori dei componenti del gruppo disposti dalla Procura. L’attività di indagine ha previsto perquisizioni e sequestri. Sono stati rinvenuti degli oggetti che riconducono gli episodi incendiari nel quartiere di Posatora ad uno stesso gruppo. Infatti non è la prima volta che i quattro amici, utilizzando degli accendini, appiccavano il fuoco sia nell’area del parco, dove sono state trovate ulteriori sterpaglie bruciate, che in altri punti.
Nel parco degli ex Saveriani i sedicenni in diverse occasioni hanno dato alle fiamme una panchina, una pianta di ulivo e un cassonetto dei rifiuti lasciando all’interno la fiammella accesa. Ad incastrarli anche le telecamere di video sorveglianza installate dal Comune di Ancona. In via Martin Luther King invece, i minori hanno dato fuoco ad un cassonetto della carta e per spegnere le fiamme è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Solo per puro caso gli atti incendiari non hanno avuto conseguenze peggiori in quanto nelle vicinanze ci sono degli alberi e un campo di grano.
Dall’indagine che ha riguardato il parco si sono ricostruite le singole responsabilità penali per i fatti incendiari. Se in un primo momento la contestazione era incendio colposo, ora ai ragazzini è contestato l‘incendio doloso in quanto per la Procura, è chiara la volontà di appiccare il fuoco. Al momento stanno vagliando le ultime intenzioni dei 4 ragazzi. Le indagini proseguono, con il tempo potrebbero emergere ulteriori episodi.
INCENDIO E DANNI A PORTONOVO
Anche per i fatti avvenuti a Portonovo ci sono delle confessioni. Si tratta di sei ragazzini tra i 14 e i 15 anni, uno non è imputabile. Entrambi gli episodi sono avvenuti di pomeriggio: il primo il 14 maggio, quando il gruppo di amici ha dato fuoco all’interno degli ex Mutilatini, il secondo il 15 giugno, quando sono stati danneggiati i bagni pubblici. Per loro la contestazione è di incendio e danneggiamento.
«Sono fatti gravi che stavamo già attenzionando prima dell’incendio al parco di Posatora. Questi ragazzini andavano fermati altrimenti avrebbero potuto continuare e sarebbe potuto succedere qualcosa di peggio» commenta il Questore di Ancona, Oreste Capocasa.