ANCONA – Nell’incendio all’ex Tubimar al porto di Ancona non si è liberato nell’aria acido cianidrico né amianto. La conferma arriva dalle prime risultante dei campionamenti sulla qualità dell’aria condotte dall’Arpam. Le centraline posizionate in città, una delle quali sul luogo del rogo, non hanno rilevato la presenza di acido cianidrico, sostanza legata alla combustione del poliuretano espanso, mentre è stata registrata nella centralina piazzata da Arpam Marche sul sito dell’incendio, dove però il valore rilevato era 10 volte inferiore al limite consentito per legge. In questo sito non è stato rilevato neanche Amianto, la temuta sostanza pericolosa per la salute umana. Buone notizie che sollevano da questi timori che hanno tenuto in apprensione i cittadini, resta comunque la preoccupazione sulla diossina, ma su questa sostanza si avranno notizie solo domenica.
«In quattro centraline (Monte d’Ago, Piazza Roma, Piazza San Gallo e Corso Carlo Alberto) abbiamo trovato valori pari a zero di acido cianidrico – spiega il direttore generale Arpam Marche, Giancarlo Marchetti – , mentre solo sul luogo dell’incendio» il valore della sostanza «era pari a 12». «Si è sviluppato un pò di acido – prosegue – però non è riuscito a disperdersi», inoltre il direttore generale Arpam Marche spiega che il valore minimo di attenzione per la popolazione è fissato a 130, 10 volte meno.
«Proseguiremo ad analizzare questi parametri e già da domenica avremo le risultanze sulle diossine, mentre domani quelle relative ai metalli e alle sostanze volatili e di altri inquinanti».
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«Domani riapriamo tutto: scuole, impianti sportivi all’aperto, parchi, centri semi-residenziali» ha annunciato poco fa la sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli a conclusione del vertice in Prefettura. La sindaca però consiglia ancora di evitare in via prudenziale «di consumare vegetali a foglia larga prodotti nel territorio comunale» e di lavare bene gli altri prodotti.
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Domato l’incendio, continua a migliorare la qualità dell’aria e le Pm1 sono scese ulteriormente dal picco di 250 di mercoledì mattina a 13 di oggi 17 settembre. Ancora presente il cattivo odore nell’aria che può permanere. «Aspettiamo ulteriori dati su quello che abbiamo respirato nella giornata di ieri – dichiara la Mancinelli – . Arriveranno tra domani e dopodomani i dati su metalli e diossina. I dati raccolti hanno tempi tecnici per essere processati. Ci sono comunque buoni segnali e non sono stati segnalati casi, richieste di aiuto in ospedale per interventi particolari. Ed è un buon indicatore».