SIROLO- Due ettari di macchia mediterranea divorati dalle fiamme. Il Monte Conero porta le cicatrici dell’incendio divampato il 14 agosto nel bosco sopra la spiaggia di San Michele. Non erano ancora le 17 quando i bagnanti hanno iniziato a vedere tra la vegetazione una colonna di fumo nero che via via diventava sempre più grande e alta. Poi le fiamme. I bagnanti sono stati invitati ad allontanarsi passando per la vicina spiaggia Urbani per permettere le operazioni di soccorso. Per spegnere l’incendio è stato necessario anche l’intervento dell’elicottero dei Vigili del Fuoco proveniente da Pescara. Fortunatamente pompieri, carabinieri forestali, poliziotti sono riusciti a circoscrivere le fiamme. L’enorme nuvola di fumo spinta dal vento proprio dietro Sirolo è stata vista fin Porto Recanati.
Una ferita profonda in uno dei luoghi più significativi della riviera e ora, è caccia a responsabili. Qualcuno volontariamente o accidentalmente avrebbe causato lo scoppio dell’incendio. Il sindaco di Sirolo Moreno Misiti, postando le foto della distruzione provocata dal rogo, lancia un appello su Facebook: “Si invita chi ha visto qualcosa che possa essere utile per le indagini e per l’identificazione dell’autore o degli autori del fatto colposo o doloso, che ha causato l’incendio, a prendere contatto con le forze dell’ordine o con il comando della polizia municipale di Sirolo”. Non c’è ancora nessuna elemento di certezza sulle cause dell’incendio. Potrebbe essere scaturito accidentalmente da un mozzicone di sigaretta o da un barbecue oppure potrebbe essere stato un gesto volontario. La Questura di Ancona che coordina le indagini, è in attesa della relazione tecnica da parte dei Vigili del Fuoco che verrà trasmessa alla Procura della Repubblica.
Alcune fasi dello spegnimento dell’incendio: