Ancona-Osimo

Degrado e crepe nei portici. Il nostro viaggio agli Archi, il quartiere che attende la riqualificazione

Abbiamo fatto un giro per il rione di Ancona, uno dei più multietnici della città, ascoltando i pensieri dei residenti che tanto vorrebbero vederlo tornare a splendere come un tempo. Ecco cosa ci hanno detto

ANCONA- Gli Archi, un quartiere in degrado che attende la riqualificazione con i fondi del Bando Periferie. Abbiamo fatto un giro per il rione, uno dei più multietnici della città, ascoltando i pensieri dei residenti che tanto vorrebbero vederlo tonare a splendere come un tempo. I cambiamenti avvenuti negli anni sono evidenti, le attività locali hanno abbassato le saracinesche oppure hanno lasciato spazio a negozi etnici. Degrado, sporcizia, cattivi odori sono alcune delle criticità maggiormente sentite dagli arcaroli. I portici, simbolo degli Archi, preoccupano. «In caso di terremoto è molto pericoloso» dicono.

Colonne transennate

Molte colonne sono transennate, il soffitto è pieno di crepe, in alcuni casi è caduto l’intonaco portando alla luce mattoni e ferri. Nella pavimentazione invece, tra una mattonella e l’altra si sono formati degli ampi spazi dove inevitabilmente va a depositarsi la sporcizia. Occorre prestare anche attenzione per evitare di fare delle storte. Gli scarabocchi sulle colonne e il guano dei piccioni praticamente ovunque aumentano a dismisura il degrado.

L’area verde in via Rupi Comunali

Altro tasto dolente è l’area verde delle Rupi Comunali. Anche qui è previsto un intervento di riqualificazione ma intanto regna l’incuria. Basta vedere in che condizioni sono le scale per accedere al parco: i muri sono pieni di scritte, per terra ci sono pozzanghere di acqua stagna e muschio. L’area verde si presenta completamente incolta, l’erba è molto alta e gli alberi negli anni hanno formato una fitta barriera di degrado. Per terra non è difficile trovare delle siringhe, e pensare che lì c’è anche un campetto da calcio dove vanno a giocare i ragazzini.

Casa abbandonata in via Fornaci Comunali

In via Fornaci comunali, lo sguardo viene catturato da una vecchia struttura arrugginita; poco distante, in un’area privata una casa abbandonata cade a pezzi e la vegetazione cresce indisturbata. Un problema molto sentito dagli arcaroli è quello della pulizia.

«Serve una maggiore manutenzione del verde e più controlli delle forze dell’ordine- afferma Rossana Gaetani, una residente-. Qui vivono molte etnie, un tempo ci si conosceva tutti, gli Archi erano una grande famiglia. Oggi è diverso. Questo è un quartiere importante, è alle porte del centro, a due passi dal porto e vicino al Piano».

Le scale di accesso al Parco Rupi Comunali

«Il Parco delle Rupi deve essere pulito e sistemato. Manca un’area per i cani e inoltre, si potrebbe creare un altro parco giochi per i bambini- dice Claudia-. Il quartiere è sporco, basterebbe poco per renderlo migliore. Non siamo considerati come gli altri eppure, se valorizzata questa zona è bellissima».

«In giro ci sono bottiglie vuote e puzza di pipì. Quando c’è il Garbino, non si possono tenere le finestre aperte perché arrivano i cattivi odori provenienti dal depuratore di Fosso Conocchio- commenta Mario Melappioni-. Il quartiere è multietnico ma non c’è integrazione».

Effettivamente, girando per il quartiere, l’impressione è che ci sia convivenza tra le varie popolazioni ma non integrazione. Secondo i residenti anche Piazza del Crocifisso andrebbe sistemata e valorizzata per essere maggiormente frequentata. «Sarebbe carino mettere qualche gioco per i bambini. Per riqualificare gli Archi- propone Raffaella Bellelli, si potrebbero fare mostre di pittura, eventi musicali e di danza in modo da attrarre gente».

Agli Archi la riqualificazione non può più attendere. Le opere previste con i finanziamenti del bando periferie daranno un nuovo volto e nuova vita al quartiere. Nel frattempo però, interventi di manutenzione e pulizia potrebbero contribuire a restituire al quartiere la dignità che merita.