La piaga degli incidenti sulle due ruote affligge, purtroppo, svariate città. Anche Ancona non può dirsi esente, almeno fino a qualche tempo fa. Adesso sembra proprio che il trend si sia finalmente invertito, potendo contare su una netta diminuzione dei sinistri. Come ci aiuta a capire il Tenente Marco Talevi del Comando di Polizia Municipale del capoluogo: «Da un anno a questa parte siamo in netto miglioramento. I mezzi sono certamente più sicuri e riescono a reggere meglio l’impatto con certe strade, che ancora sono in uno stato fatiscente. Il trend è positivo, almeno per come lo vedo io».
Quindi, secondo l’analisi del Tenente, fattore molto importante è da ricercarsi all’interno degli stessi veicoli a due ruote che vengono costruiti in modo sempre più sicuro e consono agli standard di sicurezza ed affidabilità. La sicurezza diventa sempre più l’elemento centrale, e anche le grandi case produttrici stanno iniziando a privilegiarla nelle loro creazioni.
Il miglioramento non deve far rilassare. Sono tante le cose che le amministrazioni comunali possono e devono fare per mettere le strade in sicurezza. «Le risorse sono fondamentali – prosegue Talevi –. Asfalto, messa in sicurezza delle strade, tutte queste sono pratiche funzionali alla diminuzione dei sinistri. Opportuno è anche fissare dei limiti di velocità standardizzati e di rapida rilevazione e non trascurerei l’installazione dei dossi artificiali. Nelle zone dove questi possono essere collocati abbiamo visto che possono costituire un mezzo incredibile di diminuzione degli incidenti».
In chiusura uno sguardo al futuro. Sono sempre più attivi i corsi nelle scuole primarie e secondarie riguardanti l’educazione stradale. Patentino ma non solo. Obiettivo è formare una coscienza civile valida e consona alla situazione, già dai più piccoli. «Di fondamentale importanza è la prevenzione scolastica – conclude il Tenente della PM – e in questo devono esserci da modello i paesi del Nord Europa. Ci sono tanti corsi già attivi e tanti ancora da attivare. Le ore di educazione stradale devono entrare in modo fisso nelle scuole. Prevenire è sempre meglio che curare».