Ancona-Osimo

Incidenti provocati dai mezzi AnconAmbiente: 62 sinistri nel 2018

La consigliera del M5S Lorella Schiavoni denuncia che «i dipendenti spesso non segnalano i danni», mentre la consigliera Diomedi (M5S) punta il dito sui quasi 20mila euro che il Comune ha pagato alla società per il servizio di apertura e chiusura dei cancelli dei cimiteri frazionali, svolto per circa tre mesi

Raccolta differenziata rifiuti

ANCONA – «I dipendenti di AnconAmbiente alla guida dei mezzi di raccolta dei rifiuti, nel fare manovra, urtano e danneggiano cose e mezzi, senza poi fermarsi e lasciare alcuna comunicazione dell’accaduto. Solo grazie a casuali avvistamenti si riescono ad individuare i reali colpevoli». La denuncia è della consigliera del M5S Lorella Schiavoni che, questa mattina in consiglio comunale, ha comunicato di aver ricevuto diverse segnalazioni da parte di cittadini.

Lorella Schiavoni, consigliere Movimento 5 Stelle

«Ad esempio il 30 novembre, vicino al quartiere delle Grazie – ha raccontato – i dipendenti facendo manovra hanno scardinato la base di una sbarra condominiale, hanno rotto il meccanismo elettrico e se ne sono andati. A quel punto è intervenuto l’amministratore che ha inviato una segnalazione ad AnconAmbiente. Ciò dimostra che i dipendenti non segnalano i danni. Non solo. Per gli utenti oltre il danno c’è la beffa. Infatti oltre a pagare caro il servizio, sono costretti a riparare autonomamente le cose danneggiate da terzi, quando invece con un po’ di attenzione tutto ciò potrebbe essere evitato e comunque risarcito con la copertura assicurativa, se opportunamente segnalato».

Pierpaolo Sediari, vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Centro Storico, Commercio (Foto: Comune di Ancona)

Rispondendo all’interrogazione della consigliera, il vicesindaco Pierpaolo Sediari ha spiegato che «nel 2018 sono stati 62 i sinistri, di cui 55 con la controparte presente e 7 con i dipendenti che hanno informato dell’avvenuto danno alla controparte, lasciando apposito modulo sul parabrezza dell’auto e dando notizia all’Ufficio Sinistri. Di questi 62 sinistri, 4 sono concorsuali con responsabilità al 50% e 17 aperti in via cautelativa e in corso di definizione. Il risarcimento danni ammonta a circa 18mila euro annui e sono stati altresì formulati 22 disconoscimenti per richieste di risarcimento danni, per le quali non è stata riscontrata la responsabilità di AnconAmbiente, a seguito di testimonianze e dimostrazioni concrete con confronto tra mezzi».

Daniela Diomedi, consigliere Movimento 5 Stelle

AnconAmbiente, questa mattina, però è finita nel mirino anche della consigliera del M5S Daniela Diomedi, che ha denunciato la «spesa spropositata» sostenuta dal Comune per pagare il servizio di apertura e chiusura dei cancelli dei cimiteri frazionali, svolto dalla società per circa tre mesi. Il Comune ha infatti pagato da marzo a giugno 2017, 213 euro al giorno alla società, per un totale di 19.383mila euro. «Anni fa il servizio era svolto da anziani pagati con i voucher – ha spiegato Stefano Foresi, assessore alla Partecipazione Democratica – ma dopo l’abolizione dei voucher, il servizio per circa tre mesi è stato espletato da Anconambiente. In seguito la gestione del servizio è passata alla Direzione Manutenzioni, Frana e Protezione civile che ha espletato una gara e ha invitato le ditte operanti nel settore della videosorveglianza. La gara è stata vinta dalla ditta Sistemi srl Servizi Integrati di Macerata che ha svolto il servizio fino al 31 marzo 2018, per un costo di 158 euro al giorno e un costo totale di 43.292mila euro. In seguito, con un’altra gara, ha vinto la cooperativa sociale Opera di Urbino, per il periodo 1/4/2018 – 31/03/2019: il costo al giorno è di 79.45 euro, per un importo contrattuale di 29.083 euro.

Stefano Foresi, assessore alla Sicurezza

«Non è possibile – ha denunciato la Diomedi  – che il servizio fornito da AnconAmbiente, società in house, sia costato molto di più rispetto al servizio svolto dalla ditta di Macerata e dalla cooperativa di Urbino. Questa spesa è spropositata, anche perché sarebbe possibile telecomandare l’apertura e la chiusura dei cancelli. Se non bastasse ho ricevuto segnalazioni da parte di cittadini delle frazioni che hanno lamentato che spesso alcuni cancelli non vengono chiusi. Come al solito c’è un problema di sperpero e di omesso controllo».