ANCONA – Trovare la giusta combinazione per governare la crescente complessità che caratterizza il sistema Salute: un grande cubo di Rubik da risolvere mettendo a sistema competenze e storie, umane e professionali, diverse. Questo e molto altro sarà “Infermiere³ – Innovazione, sfide e soluzioni”, terzo Congresso nazionale della Federazione nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche che, dopo gli anni della pandemia, torna a celebrare il valore della presenza e della condivisione, richiamando al Palacongressi di Rimini dal 20 al 22 marzo 2025 tutti gli iscritti ai 102 Opi provinciali.
Opi Ancona è uno dei più grandi Opi territoriali con 4.049 iscritti dei circa 11.500 infermieri marchigiani e 450mila infermieri italiani. «L’obiettivo dell’evento – dice Giuseppino Conti, presidente che guiderà la delegazione di Opi Ancona accreditata per l’evento – è centrare il giusto incastro tra bisogni e servizi, competenze e criticità sanitarie da risolvere. Ma non solo, questo Congresso vuole essere anche un momento di incontro e di confronto attivo con tutti i soggetti attivi a partire dai cittadini».
Secondo la Federazione Nazionale Fnopi elevare al cubo, o alla terza che dir si voglia, la figura dell’infermiere è un modo per interpretare la necessità di potenziare, attraverso formazione e competenze specialistiche, la professione; di moltiplicare le interlocuzioni istituzionali; di garantire una sempre maggiore attenzione ai bisogni della popolazione.
«Questo importante appuntamento – insiste Conti – è l’occasione per richiamare nuovamente l’attenzione all’impegno per garantire l’adeguatezza della risposta assistenziale ai bisogni di salute delle persone. Le condizioni demografiche per l’aumento della vita media ed aumento delle persone di età superiore a 65 anni, l’Italia è il paese più anziano dopo il Giappone, epidemiologiche per l’aumento delle patologie cronico-degenerative, sociali e socioeconomiche con aumento delle persone sole, sono profondamente mutate, con la necessità e l’urgenza di rivedere in tempi rapidi il sistema delle reti ospedaliere e territoriali per la garanzia di risposte vere alle necessità della popolazione».
Secondo Opi Ancona: «Occorre valorizzare la professione sia dal punto di vista economico (gli infermieri sono i meno pagati d’Europa) ma anche in termini di valorizzazione di carriera per la mancata applicazione di alcuni punti contrattuali che generano malcontento e disaffezione verso la professione».
«Se mancano i Medici è l’occasione di attivare gli infermieri e di famiglia e di comunità capace di gestire il paziente a domicilio cosa che renderebbe più attrattiva la professione», conclude Conti.