Ancona-Osimo

«Infezione scambiata per pandemia letale», medici diffidano la Gismondo

Patto trasversale per la Scienza scrive alla professoressa dell’ospedale Sacco tramite l’avvocato Corrado Canafoglia e la invita a rettificare, «o chiederemo l’intervento della magistratura, minimizzata la gravità della situazione»

L'avvocato Corrado Canafoglia

ANCONA – L’accusano di aver «minimizzato la gravità della situazione non basate su evidenze scientifiche» e per questo le hanno inviato una diffida legale ritenendo «gravi le esternazioni affermate».

Così l’associazione Patto Trasversale per la Scienza (Pts) ha inviato una diffida legale alla professoressa Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano. A renderlo noto, tramite la diffida presentata dall’avvocato senigalliese Corrado Canafoglia è l’associazione stessa che riporta anche alcune delle dichiarazioni della Gismondo fatte attraverso i media. 

«È una follia questa emergenza – aveva detto il 23 febbraio – si è scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una pandemia letale». Poi il 1 marzo ha detto «non voglio sminuire il coronavirus ma la sua problematica rimane appena superiore all’influenza stagionale». E anche altre che per Pts «rischiano di turbare l’ordine pubblico, come previsto dall’ art. 656 del codice penale (Pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico), se non supportate da evidenze scientifiche». 

Il Pts chiede alla Gismondo di rettificare immediatamente le sue argomentazioni che potrebbero aver indotto ad una minimizzazione del problema coronavirus, nonostante le robuste evidenze della drammaticità della situazione e la invita ad astenersi dal diffondere notizie se non supportate da evidenze scientifiche. 

«L’Italia sta vivendo la più grave crisi dal dopoguerra a causa dell’emergenza coronavirus – continua Pattro Trasversale – che ha ucciso quasi 5.000 persone e portato le nostre strutture sanitarie in precarie condizioni di operatività, soprattutto nel Nord Italia. In questo momento tragico la responsabilità dei ricercatori, dei clinici e degli scienziati dovrebbe essere quella di informare con chiarezza e serietà la popolazione, senza allarmare e senza diffondere ipotesi o notizie non suffragate dai dati scientifici».

Fanno parte di Pts importanti medici tra i quali anche professionisti dello Spallanzani quali l’infettivologo Andrea Antinori ma anche Guido Silvestri, virologo, Emory University, Andrea Cossarizza, patologo generale, Univ. Modena e Reggio Emilia, Massimo Clementi, microbiologo, Un. Vita e Salute San Raffaele, Antonella D’Arminio Monforte, infettivologa, UniMI, l’avvocato Luciano Butti, Un. Padova, Andrea Grignolio, Un. Vita e Salute San Raffaele, Enrico Bucci, Temple University, Guido Poli, virologo, Un. Vita e Salute San Raffaele, Vincenzo Trischitta, endocrinologo, Univ. Di Roma La Sapienza, Francesco Maria Galassi, paleopatologo, Flinders University, Marco Tamietto, neuroscienziato, Univ. di Torino.

«La missione del PTS è chiara: difendere il cittadino dalla diffusione di atteggiamenti anti-scientifici e difendere l’onorabilità e la credibilità della comunità scientifica», dice Pier Luigi Lopalco, presidente del PTS e Responsabile Coordinamento Regione Puglia emergenze epidemiologiche.

«Chi oggi, in una situazione di emergenza, indossa un camice e gode anche di una ribalta pubblica, deve riporre nelle sue dichiarazioni una estrema cautela. Ipotesi personali e ricostruzioni fantasiose non devono inquinare e confondere il dibattito pubblico. Mai come ora è importante che questo dibattito avvenga nell’ambito delle regole della scienza».

Nella diffida l’avvocato Canafoglia sottolinea come ieri Gismondo ha affermato che «l’epidemia potrebbe esser mutata, sta succedendo qualcosa di strano». Tesi che per il legale «rischia di turbare l’ordine pubblico, come previsto dal citato art. 656 codice penale, se non supportata da evidenze scientifiche». Se non ci sarà rettifica «ci riserviamo – dice Canafoglia – di richiedere l’intervento dell’Autorità Giudiziaria». Il Pts nei giorni scorsi ha già presentato esposto in varie Procure d’Italia (anche ad Ancona) contro Vittorio Sgarbi sempre per gravi affermazioni sul Coronavirus dicendo che «non esiste». 

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