ANCONA – È iniziato lo smontaggio dei pannelli di plexiglas e dei tubi innocenti arrugginiti che coprivano il porto traianeo di Ancona, l’area archeologica del Lungomare Vanvitelli. L’intervento di messa in sicurezza da 90 mila euro, finanziato dalla Soprintendenza, terminerà a fine gennaio. Dopodiché inizieranno i lavori riguardanti la nuova copertura dell’area e la nuova passerella, inseriti nel progetto Iti Waterfront 3.0.
L’area archeologica racchiude i resti dei magazzini di età augustea e traianea a servizio del porto romano, affacciato sulla rada delimitata dal molo che sorregge l’Arco di Traiano. Il complesso di strutture addossate alla marna naturale, una successione di vani in muratura di laterizi legati con malta, voltati e disposti su due piani in adiacenza a un tratto di mura in arenaria di età repubblicana, costituisce la naturale cerniera fra l’area portuale e il retrostante centro storico, che insiste nella sua totalità sulla città greca e romana. L’area archeologica, scavata fra il 1998 e il 2001 in occasione della progettata realizzazione di un parcheggio multipiano, subito dopo gli scavi è stata coperta e parzialmente musealizzata per renderla fruibile al pubblico.
«A tal fine – si legge nel progetto Iti Waterfront – è stata utilizzata una struttura provvisoria di copertura con tubi innocenti e lastre di plexiglas, che si è però rivelata negli anni poco resistente, anche per la sua conformazione, agli agenti meteorici (in particolare forti venti); essa si presenta al momento deteriorata e lacunosa in ampi settori (in parte anche in seguito a smontaggi programmati, effettuati per motivi di sicurezza). Tale condizione ha certamente accelerato la crescita di vegetazione infestante e il deterioramento del monumento sottostante e ha compromesso il decoro dell’area circostante. Si rende quindi necessario un intervento di riqualificazione definitiva dell’area archeologica con la progettazione e la realizzazione di una nuova copertura stabile, accompagnata da un nuovo percorso di visita con relativo, moderno, apparato didascalico, la possibilità dell’apertura di nuovi punti di vista/di accesso allo scavo e nuovi spazi dedicati alla didattica (pannelli, ricostruzioni, etc.)».
L’intervento sarà realizzato nell’arco di 36 mesi e sarà totalmente autofinanziato dalla Soprintendenza Archeologica delle Marche.
L’altro intervento riguarda appunto la ristrutturazione della passerella pedonale di attraversamento degli scavi del porto romano (16mila euro). «Per consentire il transito pedonale su Lungomare Vanvitelli verso il porto, interrotto dagli scavi, – si legge nel progetto – è stata progettata una passerella in ferro e legno, senza particolari strutture in elevazione in modo da non compromettere le successive scelte progettuali per la valorizzazione dell’intera area archeologica. L’opera, completata nel 2005, è tuttora molto utilizzata e strategica sia come accesso al vicino istituto Nautico, che come collegamento con la zona di porto storico recentemente liberata dalle barriere doganali e valorizzata per l’uso civico e turistico. L’ubicazione in adiacenza del porto favorisce, però, l’aggressione da parte di agenti atmosferici che operano un rapido degrado delle strutture: il ferro, ancorché zincato a caldo, manifesta segni di ossidazione ed il pavimento in doghe di legno risulta ammalorato in diversi punti. Risulta pertanto necessario un intervento di manutenzione straordinaria, con la sostituzione delle doghe in legno ammalorate ed il trattamento delle parti metalliche. Per valorizzare in questa fase gli scavi e la passerella stessa, sarà inserito un nuovo impianto di illuminazione con luci segna-passo e luci d’accento».
Il costo per la nuova copertura dei resti del porto traianeo è di 100mila euro; quello per la manutenzione della passerella di 16mila euro. Presto inizieranno anche i lavori per la realizzazione della scalinata che collegherà via Birarelli e via Pizzecolli, con la riqualificazione della piazzetta e dell’antico arco e la messa in sicurezza delle mura storiche. Il progetto è stato aggiudicato al raggruppamento temporaneo di imprese Costruzioni Future di Macerata e Co.Pro.La di Senigallia. Il costo dell’intervento è di 400mila euro.