ANCONA – Il test rapido sierologico (conosciuto anche come “pungidito”) della Zhejiang Orient Gene Biotech, commercializzato in Italia da Innoliving, è un ottimo alleato dei medici per una rapida, semplice ed economica modalità per il riscontro di anticorpi sierici nei vaccinati per covid. Può essere di grande utilità per una prima valutazione della risposta indotta dai vaccini e per le successive verifiche nel tempo, sulla presenza di anticorpi.
È la principale conclusione a cui è giunto il gruppo di lavoro del professor Massimo Galli dell’Ospedale Sacco di Milano sui dati preliminari sull’utilizzo di covid-19 IgG/IgM rapid test cassette della Zhejiang Orient Gene Biotech a sette giorni dalla seconda dose di vaccino Pfizer anti SARS-CoV-2 in persone che si sono sottoposte volontariamente al test, in larga maggioranza operatori sanitari.
Il test, che è iscritto al Ministero della salute e fornito all’Ospedale Sacco dalla società Innoliving, è stato attuato su 177 soggetti vaccinati (59 maschi, 33%) di 41 anni di età media, 27 dei quali (15,3%) riportavano di aver contratto l’infezione da SARS-CoV- 2 nei mesi precedenti (come test di controllo è stato usato un test immunocromatografico per la ricerca di anticorpi contro il nucleocapside virale).
A sette giorni dalla seconda somministrazione del vaccino 169/177 casi (95,5%) sono risultati positivi al test Orient Gene, 4 negativi, 4 dubbi. In particolare sono risultati positivi 142/150 (94,7%) dei soggetti di cui non risultava un pregresso contatto con il virus. Tutti e 27 i casi con infezione precedente alla vaccinazione sono risultati positivi al test Orient Gene a 7 giorni dalla seconda vaccinazione. Dei 73 casi sottoposti al test prima della seconda vaccinazione, di regola attorno alla 20a giornata dalla prima, il 39,7% era già positivo al test, il 34,5% mostrava un risultato dubbio, mentre il 25,8% risultava negativo.
«Dai dati preliminari si evince che il test rapido sierologico Orient Gene rappresenta una valida opzione per una rapida dimostrazione dell’avvenuta risposta anticorpale indotta dal vaccino», hanno detto dall’Ospedale Sacco ed è stato precisato che si tratta dei primi dati, perché lo studio è ancora in corso.
Un’altra importante novità comunicata dalla società Innoliving è che i tamponi antigenici rapidi covid-19 prodotti della Zhejiang Orient Gene Biotech hanno ottenuto il riconoscimento delle autorità sanitarie europee, a dimostrazione ulteriore dell’affidabilità del prodotto. In sintesi, la Commissione Europea di Sicurezza e Salute, ha stilato un elenco di 16 Produttori di riferimento (su oltre 400) i cui test sono universalmente riconosciuti in tutti i paesi Europei, ed i tamponi distribuiti da Innoliving, sono in questo elenco.
«Si tratta di un grande risultato che mette in evidenza l’elevatissima qualità dei test Covid che distribuiamo – dice Danilo Falappa, direttore generale di Innoliving – ed anche le autorità europee ce lo riconoscono. In questo momento particolare ci teniamo a dare certezze a tutti i sanitari impegnati a monitorare la salute dei cittadini». Innoliving è stata la prima azienda italiana a iscrivere un test covid-19 presso il Ministero della Salute in Italia.
Innoliving, con sede ad Ancona, è un’azienda attiva nel settore della produzione di piccoli elettrodomestici e apparecchi healthcare di uso quotidiano per monitorare la salute e la cura della persona. L’azienda opera nel settore healthcare dal 2009 con l’acquisizione del marchio Medifit, un ramo d’azienda già specializzato da 10 anni in prodotti elettromedicali e articoli per la cura della persona e del bambino, garantendo un profondo know how nel settore.