ANCONA – Venticinque relatori in due giorni. Dal trattamento osteopatico all’accoglienza e preparazione dei bambini alla routine ospedaliera tramite il gioco, fino alla riabilitazione post operatoria e sport per pazienti con patologia cronica. Saranno questi i temi che verranno affrontati il primo weekend di ottobre (sabato 1 e domenica 2) nell’ambito del convegno “Innovazione e benessere in corsia” organizzato dall’associazione Un battito di ali onlus alla Mole Vanvitelliana di Ancona.
La mission
L’obiettivo principale è porre attenzione alle esigenze non solo dei piccoli degenti affetti da cardiopatie ma anche a quelle delle famiglie stesse dei degenti ospedalieri. Creare una sorta di ponte tra il mondo sanitario e quello degli ospiti delle strutture ospedaliere attraverso un piano di risposte che siano al passo con i tempi. E dunque l’innovazione nei sistemi di assistenza al malato rappresenta uno snodo importante.
«Ospitare questo evento che mette in luce ciò che è possibile realizzare insieme, ponendo al centro i piccoli pazienti e i loro familiari – ha dichiarato l‘assessore alle Politiche sociali e Sanità, Emma Capogrossi – ci rende estremamente contenti e ci incoraggia ad impegnarci sempre più. Da questa collaborazione arrivano risultati tangibili per garantire una migliore qualità della vita ai bambini cardiopatici e alle loro famiglie nel periodo di ricovero e dell’assistenza e rispetto a tutte quelle che sono le procedure sanitarie a cui devono sottoporsi, mediante una serie di accorgimenti che rendono meno gravoso affrontare momenti così difficili».
L’associazione Un battito di ali onlus nasce nel 2013 e al suo interno gravita il Comitato dei genitori e dei bambini cardiopatici. La sua mission, infatti, è promuovere e sostenere progetti e iniziative che migliorino la vita dei pazienti e dei loro familiari all’interno della sezione dipartimentale di cardiochirurgia e cardiologia pediatrica e congenita dell’ospedale di Ancona. Questo reparto, tra l’altro, rappresenta un’eccellenza a livello nazionale ed è riconosciuto su piano internazionale come uno tra i migliori a livello europeo. Per dare un’idea dei risultati raggiunti dal team guidato dal prof. Marco Pozzi, Direttore del reparto di cardiochirurgia pediatrica e congenita di Ancona, i dati statistici segnalano un tasso di mortalità dello 0,4% contro una media europea del 3,7%. «Informare i bambini e i loro genitori fin dall’inizio è fondamentale per il loro benessere – ha affermato il prof. Pozzi -, e grazie a interventi e strumenti innovativi e su misura quali la cartella giocosa si può ridurre lo stress psicologico e accompagnare piccoli e grandi verso i passaggi più delicati, come l’intervento chirurgico. L’associazione, che ha guadagnato una posizione di leadership sul piano nazionale quanto alla preparazione e alla progettazione, ha dato un impulso fortissimo all’operato del personale sanitario, e si è sviluppata una rete coesa ed estremamente efficace».
Il convegno
Tra i relatori ci saranno professionisti che operano in vari ospedali: Roma, Brescia, Pescara, Parma, Torino, Bergamo, inoltre il team dell’associazione presenterà insieme a medici e operatori del reparto di Cardiochirurgia pediatrica e congenita degli Ospedali Riuniti di Ancona i progetti che attua in corsia, tra i più innovativi a livello nazionale. Da tempo a fianco dell’associazione Un battito di ali e del reparto del prof. Pozzi, Clementoni, azienda leader nell’ideazione e produzione di giocattoli, sosterrà anche quest’anno il progetto. «Per chi come noi pone il benessere del bambino come obiettivo prioritario – afferma Pierpaolo Clementoni direttore Ricerca Avanzata Clementoni – è naturale dare seguito alla collaborazione con l’associazione Un battito di ali. Il gioco, che da sempre interpretiamo come supporto fondamentale alla crescita del bambino, ha in sé una forte valenza sociale quando, come in questo caso, diventa un importante strumento di aiuto in fasi delicate come la degenza in ospedale e la preparazione a un intervento chirurgico. Per questo, come azienda continuiamo a dare il nostro contributo, perché riteniamo la Cartella giocosa un progetto innovativo e prezioso e un’iniziativa con un alto valore scientifico e un ancor più alto significato umanitario».