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Innovazione, design e sostenibilità: Vesta di Castelfidardo e Versalis partner nel progetto ReUp

La sfida lanciata da Versalis, società chimica di Eni, che la Vesta srl di Castelfidardo ha raccolto per produrre insieme elementi di arredo di design a ridotta impronta carbonica e che nascono dall’utilizzo di materie prime biologiche provenienti da scarto

- Gabriele Sabbatini, Ceo Vesta srl e Ing. Adriano Alfani, Amministratore Delegato di Versalis (Eni)
- Gabriele Sabbatini, Ceo Vesta srl e Ing. Adriano Alfani, Amministratore Delegato di Versalis (Eni)

CASTELFIDARDO – Creare elementi di arredo utilizzando in tutto o in parte fonti rinnovabili o da riciclo è la sfida lanciata da Versalis, società chimica di Eni che la Vesta srl di Castelfidardo ha raccolto per produrre insieme elementi di arredo di design a ridotta impronta carbonica e che nascono dall’utilizzo di materie prime biologiche provenienti da scarto, come rifiuti organici o olii esausti da commercializzare con il marchio ReUp.

La scommessa su plastiche più sostenibili per l’arredo e il design evidenzia la volontà di Versalis, società chimica del gruppo ENI, di puntare all’ideazione, produzione e commercializzazione di soluzioni innovative e sempre più sostenibili per l’arredamento e il complemento d’arredo. A collaborare c’è il know-how e l’esperienza della Vesta di Castelfidardo, azienda marchigiana che produce arredi e complementi per l’arredo e l’illuminazione con cui Versalis ha già completato il restyling della sala riunioni del sito di Ravenna producendo, con il supporto del proprio reparto creativo, la società marchigiana

- tavolo ReUp realizzato per la sede di Ravenna
– tavolo ReUp realizzato per la sede di Ravenna

La Vesta srl ha sede a Castelfidardo, ha 100 dipendenti e circa 11,5 milioni di fatturato realizzando oggetti di design in cristallo acrilico a proprio brand ed anche per le più importanti griffe della moda internazionale ma non solo.

«Versalis, prima industria chimica italiana – dice Gabriele Sabbatini, Ceo di Vesta – è impegnata nello sviluppo di prodotti con tecnologie di riciclo meccanico, fisico e chimico. L’opportunità di intraprendere una collaborazione tra due realtà così diverse per storia e dimensioni è nata dopo aver valutato alcuni materiali plastici prodotti da Versalis che nascono dall’utilizzo di materie prime biologiche provenienti da scarto, come rifiuti organici o olii esausti, che consentono di ottenere manufatti a ridotta impronta carbonica» ha aggiunto.

«Ideando, producendo e commercializzando la lampada da tavolo “Duse” disegnata dallo studio Palomba e presentata all’ultima edizione del Salone del Mobile abbiamo avviato un percorso che ora si concretizza e formalizza con ReUp» aggiunge Sabbatini.

«Realizzeremo prodotti per l’arredo e il design non solo dedicati ai cultori del “bello” ma anche a coloro che sono particolarmente sensibili e attenti alla sostenibilità».

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