ANCONA – Domenica 8 dicembre la centralina del Parco della Cittadella di Ancona ha registrato il settimo sforamento nel 2019 dei limiti di Pm10, ma per il neo assessore all’ambiente Michele Polenta del Comune di Ancona la situazione non è critica e il motivo sarebbe legato all’abbassamento delle temperature e al conseguente «aumento del riscaldamento domestico».
«Anche nei due giorni precedenti (6 e 7 dicembre) – ha denunciato il consigliere Andrea Vecchietti (M5S), ieri a Palazzo degli Anziani – c’è stato un innalzamento dei valori. Dal 1° giugno l’altra centralina, alla stazione, non è più in funzione e quindi, sino a che non avremo i risultati dei 22 mini campionatori del progetto PIA, questi sono gli unici dati disponibili. Si ricorda che la centralina della Cittadella è una stazione urbana di fondo, inserita all’interno di un vasto parco urbano, e che quindi poco rileva del traffico cittadino. Basta dire che la nube di fuliggine del 5 dicembre che ha interessato la zona del porto non è stata minimamente percepita dai rilevatori. Altre centraline della regione, inserite questa volta in zone di traffico, ad esempio a Jesi, San Benedetto, Fano o Pesaro, restituiscono dati ben più veritieri e preoccupanti: da 19 a 32 sforamenti nel 2019».
Vecchietti ha ricordato che ogni giorno 75mila auto passano per l’asse Flaminia-via Conca-variante, ci sono 43 mila spostamenti di residenti, 25mila pendolari in ingresso e 7mila in uscita, mentre per le festività natalizie ogni weekend arrivano 45mila persone in centro.
«Quali provvedimenti pensa di prendere questa amministrazione, per diminuire il traffico cittadino, lo smog e l’inquinamento, che non viene opportunamente rilevato dalle centraline, ma subìto sicuramente dai cittadini anconetani?», ha chiesto il consigliere del M5S. La stessa domanda l’ha posta il consigliere Francesco Rubini (AIC) con un’altra interrogazione.
«Abbiamo contattato l’Arpam – ha risposto Michele Polenta – e ci ha assicurato che la centralina della stazione funziona regolarmente. Nel 2019 la centralina della Cittadella ha registrato sette sforamenti di Pm 10, mentre quella della stazione quattro, rispetto ai 35 consentiti dalla legge. Davvero pochi se si considerano altre città marchigiane e quelle della Pianura Padana. Un motivo dello sforamento dell’8 dicembre potrebbe essere l’abbassamento delle temperature. Il 1° dicembre c’erano 8 gradi, mentre l’8 dicembre 4 gradi. Ciò ha comportato evidentemente un aumento del riscaldamento domestico e, quindi, delle polveri sottili».