ANCONA – Tutto era nato da un diverbio, per aver imboccato la strada contromano, all’interno del parcheggio del Lago Grande, a Portonovo. Era il 2 giugno scorso, primo pomeriggio. La parcheggiatrice aveva rimproverato il conducente dicendogli che forse non doveva mettersi alla guida. Lui era sceso dal veicolo, un suv, le aveva sputato e strappato la maglietta che aveva addosso. A dargli manforte anche una passeggera. Ad un mese dai fatti i carabinieri della Compagnia di Ancona hanno individuato l’auto e le due persone a bordo responsabili dell’aggressione.
Questa mattina sono state denunciate: sono un 52enne e una 34enne, entrambi romani.
La donna presa di mira era un’addetta alla sorveglianza dell’area parcheggi. Gli uomini dell’Arma avevano avviato le investigazioni, anche prima che la vittima formalizzasse la propria querela e basandosi sulle notizie preliminarmente apparse sugli organi di stampa: i militari della Stazione di Poggio di Ancona, infatti, con un’attività d’indagine “vecchia scuola”, avevano subito raccolto gli elementi utili ad una ricostruzione puntuale degli accadimenti e all’individuazione degli autori.
I carabinieri hanno subito cercato di attribuire un volto e un nome a quella coppia che si era dileguata a bordo di un suv di grossa cilindrata nell’immediatezza dell’aggressione.
Sono state così acquisite le immagini prodotte da tutti gli impianti di videosorveglianza presenti nella zona, anche privati, sono stati battuti palmo a palmo tutti i locali pubblici e di ristorazione alla ricerca anche della più piccola notizia, sono stati sentiti numerosi testimoni e, infine, sono stati messi insieme tutti i pezzi del puzzle, arrivando finalmente all’identificazione degli aggressori.
In uno dei frame è stato infatti possibile notare una potente Audi Q8 pienamente compatibile con le descrizioni raccolte: il caso ha voluto anche che del veicolo, costretto a fermarsi per il traffico intenso, fosse possibile leggere perfettamente anche la targa.
Si è risaliti così al proprietario, un 52enne di origini romane, e alla sua compagna, una donna di 34 anni, appunto: sono state dunque acquisite alcune loro fotografie, che i militari hanno così fatto vedere alla vittima e agli altri testimoni.
I due aggressori sono stati riconosciuti inconfutabilmente: la coppia, inchiodata alle proprie responsabilità dalle evidenze raccolte, è stata così denunciata alla Procura di Ancona per i reati di violenza privata, percosse e minaccia.