ANCONA – Nessun vizio di mente, l’amministratore era nelle sue piene capacità. Dovrà proseguire l’iter giudiziario l’amministratore di condominio infedele Rolando Talevi, 79 anni, finito a processo per appropriazione indebita nella gestione di diverse palazzine tra il capoluogo dorico e Falconara, compresa quella dell’ex sindaco Fiorello Gramillano. È quanto ha detto oggi in aula il perito nominato dal giudice Francesca De Palma, incaricato di valutare la capacità di intendere e volere dell’imputato al tempo dei fatti e quella attuale, dopo che lo stesso aveva presentato una documentazione medica su una patologia di cui è affetto.
La vicenda, a fine marzo, era finita anche sulla trasmissione “Mi manda Raitre”, con i condomini arrabbiati per un ammanco di 230mila euro. Soldi relativi alle bollette della luce, del gas, delle manutenzioni effettuate e della pulizia che l’amministratore avrebbe intascato invece di pagare, in un periodo compreso tra il 2010 e il 2013.
In aula lo psichiatra Luigi Berloni ha esposto il contenuto della relazione già depositata sottolineando che l’imputato era capace di intendere e di volere quando amministrava i condomini e che anche attualmente il suo stato di salute non gli impedisce di affrontare un processo aggiungendo che lo stesso stato di salute non pone una pericolosità di reiterare il reato di cui è accusato.
Tra i condomini truffati risultano, per Ancona, le palazzine di via Fiorini, via Pergolesi, via Colleverde, via Pavese, via De Gasperi, corso Carlo Alberto e via Benedetto Croce. Per Falconara via Bixio. Difeso dall’avvocato Francesco Conti, Talevi ha sempre respinto le accuse. «Era amministratore – dice l’avvocato Conti – ma non ha partecipato a questo ammanco. Non è stato lui ad appropriarsi delle somme». Prossima udienza il 3 aprile 2018.