Ancona-Osimo

Ipotesi declassamento Questura di Ancona, incontro tra il Siulp e Mastrovincenzo

I dirigenti sindacali hanno rappresentato la situazione al presidente del consiglio regionale che si verrebbe a determinare se fosse operata questa scelta. Ulteriori confronti previsti per le prossime settimane. Il coordinatore dell'Assemblea Legislativa garantisce il proprio impegno

L'incontro tra il Siulp e Mastrovincenzo

ANCONA – Ipotesi declassamento della Questura di Ancona,  alcuni dirigenti regionali e provinciali del Siulp (Sindacato italiano unitario lavoratori polizia) si sono confrontati, oggi a Palazzo delle Marche, con il Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo. Se la notizia venisse  confermata, è stato sottolineato, si determinerebbe tecnicamente un passaggio di funzioni da dirigente generale a dirigente superiore con un  decremento dei mezzi e del personale a disposizione ed un’inevitabile riduzione dell’azione di controllo sul territorio regionale, soprattutto sul versante della lotta contro il crimine organizzato e la repressione del terrorismo.

Situazione questa resa ancor più pesante dal fatto che anche altre forze dell’ordine si trovano a fare i conti con organici ridotti. I rappresentanti del Siulp hanno già incontrato Prefetto, Questore e nei prossimi giorni si confronteranno con i parlamentari della Commissione affari costituzionali. In calendario anche altri appuntamenti per una verifica puntuale delle decisioni che s’intenderebbero adottare a livello di Governo centrale.
Proprio per avere ulteriori elementi a disposizione, il Presidente Mastrovincenzo ed i rappresentanti sindacali torneranno ad incontrarsi tra una quindicina di giorni.

«Se l’intenzione di declassare la Questura venisse confermata – ha sottolineato Mastrovincenzo – non farò mancare il mio impregno per rendere partecipi della situazione tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio, anche attraverso una specifica mozione da sottoporre all’attenzione dell’Assemblea per sollecitare il Ministro competente a rivedere le scelte operate, al fine di garantire il bene e la sicurezza dei nostri cittadini e di chi opera costantemente in questa direzione».