ANCONA – Fiducia dei consumatori e vivacità imprenditoriale in crescita nelle Marche, così come anche nel resto del Paese. Il dato emerge dall’ultimo report Istat relativo alla “Fiducia dei consumatori e delle imprese”. L’Istituto Nazionale di Statistica stima per il mese di giugno «un marcato aumento» dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 110,6 a 115,1) e di quello delle imprese (da 107,3 a 112,8).
Una risalita che si verifica per il terzo mese consecutivo, superando il livello toccato nel febbraio 2020 e registrando un massimo dall’ottobre 2018. Per quanto concerne le imprese la stima è quella di «un miglioramento della fiducia nella manifattura e, soprattutto, nei servizi. In particolare, nell’industria manifatturiera l’indice sale da 110,9 a 114,8, nei servizi di mercato aumenta da 99,1 a 106,7 e nel commercio al dettaglio cresce da 99,9 a 106,7. Solo nelle costruzioni l’indice di fiducia diminuisce lievemente, passando da 153,9 a 153,6».
Nell’industria manifatturiera migliorano i giudizi sugli ordini e le aspettative sulla produzione; le scorte sono giudicate in leggero accumulo rispetto al mese scorso, inoltre l’Istat segnala una «netta crescita della fiducia nel settore dei beni intermedi». I giudizi sul livello degli ordini sono in miglioramento nel settore delle costruzioni, mentre c’è un calo delle attese sull’occupazione. Tra i settori emerge un «calo marcato dell’indice di fiducia nel settore dell’ingegneria civile».
In risalita i servizi di mercato e la fiducia «migliora decisamente» nel settore del trasporto e magazzinaggio, mentre è in lieve calo nel turismo e nei servizi alle imprese. Nel commercio al dettaglio, la risalita dell’indice è trainata dal miglioramento dei giudizi sia sulle vendite sia sulle scorte, mentre le attese sulle vendite diminuiscono. Anche per quanto riguarda i circuiti distributivi c’è uno spiccato miglioramento della fiducia nella distribuzione tradizionale, mentre nella grande distribuzione la dinamica, seppur positiva, è più contenuta.
A confermare il trend positivo è anche Massimiliano Santini, direttore Cna Ancona. «Anche nel nostro territorio rileviamo un dato congiunturale mese su mese che evidenzia una forte ripresa di fiducia nei consumatori e di vivacità imprenditoriale».
Secondo il presidente dell’associazione di categoria, la ripresa interessa «in particolar modo ovviamente nei settori legati alla stagionalità, complice le condizioni meteo, nell’edilizia, complice bonus 110% e interventi nelle aree del sisma, nella produzione, grazie alla tendenziale stabilizzazione internazionale del virus, nel commercio e nel settore immobiliare, viste le risorse non spese nei mesi scorsi».
«Non dimentichiamoci inoltre – prosegue – le grandi aspettative legate al Pnrr di Draghi, promosso dalla Ue e che prevede oltre 200 miliardi di euro in infrastrutture, transizione digitale ed ambientale, politiche attive per il lavoro. Ci sono tuttavia delle variabili in gioco che potrebbero far affievolire questa ritrovata ventata di vigore, ovvero in primis le varianti del virus, l’uscita dalla fase estiva, le frizioni internazionali, il superamento del bonus 110%, ma anche l’esito della tornata elettorale amministrativa e i bisticci politici che iniziano a riemergere dopo un fragile e complesso compromesso».