ANCONA – L’Italia, grazie alla sinergia tra l’Università di Ancona e le imprese, è un modello per Kuwait e Medio Oriente nel settore del disinquinamento a mare: lo conferma il primo workshop sul tema della sostenibilità tenutosi domenica 26 gennaio 2020 a Kuwait City.
Proseguono i riconoscimenti internazionali per l’Università Politecnica delle Marche, come nel caso della VI edizione di “BigDat 2020”, che ha valso al capoluogo dorico il titolo di “capitale dei BigData”. «Direi che ci sono tutti i presupposti per una valida collaborazione con il Kuwait Research Institute», ha dichiarato Francesco Regoli, Direttore del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente: «Abbiamo ricevuto un’ottima accoglienza e ho già avuto modo di prendere visione di alcune aree che presentano criticità dal punto di vista ambientale. Il nostro Dipartimento ha tutte le capacità scientifiche ed è già pronto per lavorare nell’area del Golfo Arabico e ottenere ottimi risultati».
Titolato “The Italian water management capacity on ports and water depollution”, l’evento, organizzato da Naima Zaazaa e Mosaed Boushehri della SAC Alsharah Accredited Company Italo-Araba, ha visto la partecipazione dell’Ambasciata Italiana in Kuwait, del Kuwait Research Institute e del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università Politecnica delle Marche, con il coinvolgimento di sette diverse imprese italiane coordinate da Garbage Group: Adriatica Oli, Centro Assistenza Ecologica, CPN (Cantiere Navale di Ancona), Evergreen Tecno Plants, Italdraghe, Microsystemfuel e Petroltecnica.
Il workshop e l’intero percorso condiviso sono stati definiti, anche da Paolo Baldoni della Garbage Group, uno straordinario successo: «Quanto ottenuto va al di là di ogni mia aspettativa. Abbiamo ricevuto un’ottima accoglienza sia dal mondo della Ricerca che dalle Istituzioni, dimostrando che un sistema a filiera formato da aziende italiane è un’eccellenza che fa da modello in tutto il mondo. Le imprese marchigiane sono da sempre vocate all’internazionalizzazione e possono giocare un ruolo strategico grazie al know how maturato nel Mar Adriatico e nella Macroregione Adriatico-Ionica, geograficamente simile al Golfo Arabico». Già abbozzato, in fase di workshop, il cronoprogramma di interventi mirati in Kuwait.