ANCONA- La giornata di ieri, giovedì 17 agosto, è stata probabilmente la più triste di sempre per i tifosi biancorossi. Con la resa dell’avvocato Lorenzo Mondini svanisce anche l’ultima possibilità di evitare la morte del Cavaliere Armato vecchio 112 anni. Scorrendo e leggendo il Forum “AnconaSiamoNoi”, termometro del tifo anconetano sul web le reazioni sono le più varie.
Rabbia, rassegnazione, frustrazione. Ognuno la vive a suo modo, ognuno ammaina la bandiera come meglio crede, ma non smette di sperare in un futuro migliore per il calcio anconetano.
«E’ un momento devastante, tristissimo – ci confidano Andrea e Daniele, due dei gestori del popolare forum – . Il pensiero va a chi come noi viveva le sue domeniche in funzione della partita, chi per l’Ancona ha girato l’Italia, preso pioggia, pranzato con un panino. Ripensiamo alle amicizie create allo stadio, ai bocconi amari che abbiamo mandato giù, alle gioie, ai chilometri macinati al seguito della squadra, agli abbracci agli sconosciuti dopo un goal. Tutti ricordi legati alla maglia biancorossa che ora non c’è più».
Rivolgendo lo sguardo al passato e alla città: «Per noi l’amore verso la squadra della nostra città è sacro, e abbiamo sempre masticato amaro vedendo anconetani festeggiare le vittorie degli squadroni di Serie A davanti al Comune. Aspettavamo con ansia i calendari, ci mettevamo a disposizione, facevamo del Sociale. Ci sembra assurdo che ora non ci sia più niente»
Non mancano i riferimenti ai tanti imprenditori che negli ultimi tempi si erano mossi, ma che al momento di concretizzare si sono tirati indietro: «Non si gioca con la passione e l’amore delle persone come è stato fatto». La chiacchierata assume toni nostalgici, che solo un tifoso verace che è stato privato della cosa per lui più importante può provare. «Con il tempo ci si rende conto che la fede verso una squadra non può mai tramontare. Torneremo, ne siamo certi, e ci faremo sentire forte quando lo faremo. Saremo nuovamente al fianco della beneamata. Perché sono 112 anni che amiamo questi colori, con i nostri padri che ci hanno tramandato tutto questo».
La chiusura se la prende Andrea, uno che con l’Ancona ci è cresciuto e diventato grande, sostenendola in giro per l’Italia: «Mi sento vuoto e triste, solo chi le ha provate queste emozioni può capire cosa stiamo provando tutti. Ti senti come se mancasse qualcosa di te. Avevo capito sarebbe finita così ma fino a che non arriva il giorno speri sempre che qualcosa cambi. In quest’anno sabatico vedremo se saremo in grado di ritornare o se meritiamo una fine del genere. Non si può capire la mia tristezza».
Una tristezza che è quella di tutti i tifosi biancorossi, privati del loro amore più grande.