Ancona-Osimo

Lanterna Azzurra di Corinaldo, la banda dello spray in tribunale a marzo

Il giudice ha fissato l'udienza per il rito abbreviato scelto dai sei giovani della Bassa Modenese ritenuti responsabili della morte di cinque minorenni e di una mamma, nella notte tra il 7 e l'8 dicembre 2018

Lanterna Azzurra di Corinaldo
La Lanterna azzurra di Corinaldo

ANCONA – Dopo la scelta degli imputati di procedere con il giudizio abbreviato, è stata fissata anche l’udienza per i sei della banda dello spray responsabili dei morti alla discoteca Lanterna Azzurra, a Corinaldo.

Il rito alternativo, che in caso di condanna prevede uno sconto di pena, è fissato per il prossimo 5 marzo al tribunale di Ancona dove arriveranno Ugo Di Puorto, Andrea Cavallari, Moez Akari, Raffaele Mormone, Souhaib Haddada e Badr Amouiyah, tutti giovani tra i 19 e i 20 anni, della Bassa Modenese, arrestati il 2 agosto scorso. 

Anche le parti offese (sono almeno 200 i feriti oltre alle sei persone morte quella notte, tra il 7 e l’8 dicembre 2018) potranno presentarsi e formalizzare l’eventuale costituzione di parte civile per chiedere un risarcimento danni alla bada dello spray.

I sei sono accusati di omicidio preterintenzionale, associazione per delinquere, lesioni personali gravi e gravissime e singoli episodi di rapine e furti con strappo consumati in diversi locali notturni tra dicembre 2018 e giugno 2019. Secondo la Procura (il fascicolo d’indagine è seguito dai pm Paolo Gubinelli e Valentina Bavai), la banda avrebbe provocato le morti di sei persone dopo aver spruzzato una sostanza urticante a base di peperoncino dentro la discoteca per compiere furti e rapine di collanine d’oro ai danni del pubblico presente quella sera nel locale. Fu il ritrovamento della bomboletta in sala a fornire gli elementi utili alla svolta delle indagini. Sul pulsante erogatore dello spray i carabinieri del Ris di Roma erano riusciti ad isolare un dna poi riconducibile al presunto capo banda, Ugo Di Puorto.