FALCONARA – Chi vigila sulla sorte dei lavoratori di Aerdorica? Questa la domanda che si pone il sindacato Filt Cgil Marche alla luce degli ultimi sviluppi che hanno riguardato lo scalo dorico. Quella che chiamano «l’ennesima tegola» ovvero l’iniziativa del Comune di Falconara del pignoramento del conto corrente della società per una questione risalente a circa 10 anni fa e relativa a una trance dell’ Ici pari a 120mila euro. Per la Filt, la tempestività dell’operazione, in un momento così delicato per l’infrastruttura, appare abbastanza sospetta.
Il sindacato ricorda come Il sindaco di Falconara, Goffredo Brandoni, nel giugno dell’anno scorso, era uscito attonito e irritato dall’assemblea dei soci di Aerdorica che si era tenuta al Sanzio. Il Comune da lui guidato, infatti, è in credito di 1,2 milioni con la società. Filt insinua il dubbio che «su tutta questa vicenda ci sia il tentativo da parte di alcune forze politiche di utilizzare strumentalmente la situazione venutasi a creare recentemente con l’indagine del Gup per far chiudere definitivamente l’importante infrastruttura, non curandosi dei lavoratori diretti ed indiretti (circa 400) che potrebbero perdere il posto di lavoro. Senza contare che il Sanzio è una infrastruttura di vitale importanza per il territorio marchigiano, in primo luogo per i settori del turismo e del sistema produttivo». «La perdita dello scalo – sottolinea Filt Cgil- determinerebbe l’isolamento del territorio già così provato dal terremoto e questo porterebbe ad un ulteriore impoverimento delle attività produttive». La Filt, insieme alle altre organizzazioni sindacali, sta organizzando un sit-in per mercoledì 5 aprile, giorno del consiglio regionale, quando si discuterà la proposta di legge per la ricapitalizzazione di Aerdorica.