ANCONA- Crisi Aerdorica, sit-in questa mattina (28 marzo) in piazza del Plebiscito promosso da Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti per evitare lo sciopero del personale dell’aeroporto. Le ragioni della protesta dei lavoratori sono legate alle mancate retribuzioni, all’incertezza sull’approvazione della procedura della solidarietà dal 1° febbraio e la mancata autorizzazione da parte dell’Unione Europea per la ricapitalizzazione. I sindacati hanno poi incontrato il Prefetto per discutere della procedura di raffreddamento.
«I lavoratori dipendenti sono 97 dipendenti, quelli indiretti sono circa 400. La chiusura di Aerdorica sarebbe una catastrofe per le Marche in quanto determinerebbe non solo la perdita di posti di lavoro ma sarebbe una grave perdita anche per il territorio e per la piccola e media impresa – afferma Valeria Talevi, segretaria regionale FILT CGIL Marche-. Chiediamo che il finanziamento europeo arrivi perché stiamo aspettando l’autorizzazione ad utilizzare i 29 milioni di euro stanziati dalla Regione. Inoltre, il concordato in bianco scade il 19 aprile. Se non avremmo risposte arriveremo allo sciopero e andremo avanti ad oltranza».
Critici i sindacati anche nei confronti della Regione. «Ci avevano detto che la procedura di solidarietà sarebbe partita dal 1° febbraio ma le voci che circolano all’interno dell’azienda dicono tutt’altro. Stiamo chiedendo fortemente alla Regione di intervenire, di darsi da fare perché i tempi ormai sono scaduti da un pezzo. Chiediamo anche di prospettare nei prossimi giorni un prestito ponte per Aerdorica – dichiara Roberto Ascani, segretario generale Fit Cisl Marche –. Se la situazione non cambia i prossimi mesi non saranno migliori di quelli attuali. Il contributo di funzionamento di 1,3 milioni di euro previsto dalla Regione è opportuno che sia elargito. È opportuno che la Regione sciolga tutte le riserve che ha sollevato nel tempo e che dia ad Aerdorica i soldi per andare avanti nei prossimi mesi. Se i soldi non arriveranno non si potranno coprire le retribuzioni dei lavoratori e non ci saranno nemmeno i soldi necessari per il funzionamento dell’aeroporto. L’intervento di Bruxelles è prioritario ma anche su questa partita sembra si sta tergiversando. Non si capisce bene a che punto stanno le cose, nessuno parla più né in Regione né all’interno dell’azienda. Ci sono continui incontri a Roma e Bruxelles ma nessuno sa dirci di preciso a che punto è arrivata la pratica».
«Crediamo che la Regione abbia fatto poco, sono stati fatti tanti documenti ma in realtà ci troviamo con una procedura europea che non sappiamo quale strada ha preso e a quali risultati può portare. L’impegno della Regione Marche secondo noi non è stato al 100%» commenta Giorgio Andreani segretario generale Uil Trasporti Marche.
Altra questione spinosa sono le retribuzioni, i lavoratori non percepiscono lo stipendio da tre mensilità. «La questione degli stipendi è molto grave tanto che sta mettendo in discussione il clima aziendale e i lavoratori soffrono per questa situazione. Lavorare senza stipendio non è possibile. Dal punto di vista degli arretrati siamo indietro di tre mensilità e questo dimostra come la situazione sia molto difficile e grave. Siamo molto preoccupati perché i lavoratori quotidianamente ci manifestano le loro difficoltà personali: c’è chi ha figli a carico, chi fa fatica a pagarsi la benzina per andare a lavorare – spiega Andreani-. Dall’incontro di oggi ci aspettiamo che la Prefettura ci dia una mano per far sì che su Aerdorica non ci siano solo tanti propositi e pochi fatti. In questa fase è importante disinnescare il rischio che la situazione interna all’azienda diventi ingestibile. Chiediamo alle istituzioni di darci una mano per pagare almeno qualche stipendio così da calmare le acque».
Al termine del sit-in i sindacati hanno incontrato il Prefetto di Ancona, Antonio D’Acunto e l’amministratore Unico di Aerdorica, Federica Massei per discutere della procedura di raffreddamento. «Massei ha dichiarato durante l’incontro che, allo stato attuale, con un concordato in bianco e con le spese concorsuali da sostenere, non c’è liquidità per pagare gli stipendi» informano Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti. Per questo motivo, i sindacati hanno deciso di proclamare lo sciopero la cui data è ancora da definire considerando che la legge 146 sul diritto di sciopero non consente di scioperare durante le festività.