ANCONA – E’ stato sottoscritto in data odierna il Protocollo di legalità relativo ai lavori di raddoppio della tratta ferroviaria PMI 228 Albacina tra la Prefettura di Ancona, Rete Ferroviaria Italiana ( capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS), il direttore dell’Ispettorato territoriale del Lavoro dott. Rausei e le organizzazioni sindacali di categoria, Fioretti UIL , Tassi CISL e Raffaeli CGIL.
Il progetto in esame è parte del programma di potenziamento della Linea ferroviaria Orte-Falconara, e rientra tra gli investimenti ferroviari inseriti nella Missione “Infrastrutture per la Mobilità Sostenibile” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.) varato dal Consiglio dei Ministri il 12 gennaio 2021, e tra le opere commissariate ai sensi dell’art. 4. comma 1, del D.Lgs. 18/04/2019 e s.m.i. (c.d. “Sblocca cantieri”).
L’accordo, predisposto in conformità alla delibera CIPE 6 agosto 2015 n. 62, si inserisce in un modello di collaborazione che dall’ottobre 2019 ha portato la Prefettura di Ancona e R.F.I. a sottoscrivere protocolli relativi per la realizzazione di altri lotti in cui sono ripartite le opere sull’infrastruttura.
Il Protocollo prevede la collaborazione tra la Prefettura e il Gestore dell’infrastruttura per tutelare la realizzazione di opere e la prestazione di servizi di interesse pubblico da ogni tentativo di infiltrazione da parte della criminalità organizzata. Il Prefetto Pellos ha ricordato che con il ricorso allo strumento pattizio, viene incrementato il livello di efficacia dell’azione preventiva amministrativa rispetto agli standard previsti dalle norme vigenti, attraverso ulteriori e più ampie forme di verifica, scambio di informazioni, monitoraggio e controllo, volti a contrastare fenomeni di corruttela e di indebita interferenza mafiosa nell’economia legale.
Al fine di garantire il rispetto del preminente interesse pubblico alla legalità e alla trasparenza nella realizzazione delle opere, il documento è stato sottoscritto, altresì, dall’Ispettorato del lavoro e dalle O.S.S. edili maggiormente rappresentative, che verificheranno la gestione della manodopera e la sicurezza delle maestranze e dei cantieri.
Nello specifico, le verifiche antimafia previste dal Protocollo saranno estese a tutta la filiera delle imprese affidatarie dei lavori che a qualunque titolo saranno coinvolte nella realizzazione dell’infrastruttura, e riguarderanno anche la fase dell’esecuzione dei lavori. Sono previste, altesì, specifiche clausole di impegno da parte dell’affidatario a denunciare eventuali tentativi di condizionamento criminale, le cui prescrizioni sono vincolanti, oltre che per il soggetto aggiudicatore, anche, ove presente, per il gestore dell’interferenza, con trasferimento dei relativi obblighi anche a carico delle imprese appartenenti alle relative filiere, e interessate a qualunque titolo alla progettazione/realizzazione dell’opera.
Verrà, inoltre, assicurato il regime dei controlli informatici attraverso la consultazione di una banca-dati nella quale sono inseriti i dati relativi ai soggetti che intervengono nella realizzazione dell’opera (“Anagrafe degli esecutori”) e tutte le informazioni riguardanti le attività svolte settimanalmente nel cantiere (“Settimanale di cantiere o sub-cantiere”).
Tutto questo verrà altresì integrato da accessi presso i cantieri che le Forze di polizia e Ispettorato territoriale del lavoro svolgeranno per verificare sul campo le condizioni di lavoro ed eventuali interferenze illegali.