Ancona-Osimo

Lavoro 2020: nelle Marche 14mila occupati in meno

Boom di inattivi (+17%), le donne le più penalizzate. Lo rilevano i dati dell’Istat, elaborati dall’Ires CGIL Marche: «Il quadro è preoccupante per la crescita a dismisura dell’area degli scoraggiati»

Nel 2020 gli occupati nelle Marche sono stati 622 mila, 14 mila in meno del 2019. Lo rilevano i dati dell’Istat, elaborati dall’Ires CGIL Marche.

In un anno, gli occupati sono diminuiti del 2,2%, dato leggermente più elevato rispetto alla media nazionale (-2,0%) e a quello delle regioni del centro (-1,7%). La contrazione del numero dei lavoratori è dovuta, per la quasi totalità, al calo dei lavoratori autonomi, 13 mila in meno (-8,8%) del 2019.

Il tasso di disoccupazione si attesta al 7,4% contro l’8,6% del 2019. Non si tratta, tuttavia, di un dato positivo: il calo della disoccupazione, infatti, è determinato da una significativa crescita dell’inattività che raggiunge il tasso del 30,7%. Gli inattivi, nella regione, sono infatti 290 mila, ben 17 mila in più del 2019 (+6,1%).

Ad essere più in difficoltà sono le donne: il calo degli occupati ha riguardato soprattutto le lavoratrici che sono 8 mila in meno rispetto al 2019 ovvero il -3,0%, a fronte del -1,6% riferito agli uomini. Per la crescita degli inattivi, sul totale dei 17mila in più, ben 12 mila sono donne.

Anche i giovani risultano tra le categorie più svantaggiate: nel 2020 l’Istat registra, nella  regione, 39 mila NEET, il 18,2% in più del 2019.

Daniela Barbaresi, Cgil Marche

Dichiara Daniela Barbaresi, Segretaria Generale Cgil Marche: «Il quadro è preoccupante sia per  la crescita a dismisura dell’area degli scoraggiati sia per il prezzo pagato dalle donne in questo anno di pandemia. Temi che abbiamo peraltro posto alla Giunta regionale sin da settembre e sui quali attendiamo risposte concrete in termini di politiche del lavoro mirate. Oggi, l’attenzione è sul Decreto-Sostegni che dovrebbe uscire a giorni e che dovrà tenere conto delle tante persone che hanno perso un lavoro e non hanno ammortizzatori e dovrà prorogare il blocco dei licenziamenti, pena un crollo pesante anche del lavoro dipendente»