Sciopero generale dei metalmeccanici Fim, Fiom, Uilm di otto ore, lunedì 13 gennaio. Nelle Marche, si terranno vari presidi in tutte le province: ad Ancona, davanti a Fincantieri, dalle ore 9 fino alle 10.30, a Melano, davanti alla Beko, dalle ore 5.30 alle ore 11, a Pesaro, davanti alla Rivacold (Vallefoglia) dalle ore 9.30 alle ore 12, a Macerata, davanti alla sede di Confindustria, dalle ore 10 fino alle ore 12. Per Fermo e Ascoli Piceno il presidio si terrà davanti alla sede della Beko di Comunanza, dalle ore 9.30 alle ore 11.30. Inoltre, in tutti gli stabilimenti metalmeccanici della regione si svolgeranno dei volantinaggi con momenti di sensibilizzazione.
Lo sciopero è stato proclamato da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil per la rottura della trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro. «Dopo sei mesi di confronto, Federmeccanica ha rigettato la piattaforma presentata dai sindacati; rifiutata, tra l’altro, la richiesta di aumento salariale di 280 euro e la riduzione di orario di lavoro. Inoltre, nessuna disponibilità a regolare l’utilizzo dei contratti precari e nessuna garanzia economica e occupazionale per i lavoratori nel caso di cambio di appalto», spiegano le sigle sindacali. Nelle Marche i dipendenti privati in meccanica/metallurgia sono 64.697.
«Qualora le trattative non si riapriranno – dichiarano i tre segretari regionali di Fim, Fiom e Uilm, Masci, Galassi e Gentilucci -, le iniziative di lotta proseguiranno ad oltranza fino alla riconquista del tavolo di trattativa al fine di rinnovare un giusto ed equo contratto nazionale».