ANCONA – Basta al doppio incarico. A dirlo è il consigliere regionale di Art.1-Mdp Gianluca Busilacchi che ha presentato una proposta di legge per introdurre l’incompatibilità tra ruolo assessorile e quello di consigliere regionale. In pratica, Busilacchi chiede che i due incarichi non possano più essere ricoperti dalla stessa persona. Obiettivo «Sanare un limite presente nelle legislazioni regionali – spiega – dove a differenza di quello che è avvenuto per i comuni e le province ad esempio, c’era incompatibilità tra il ruolo di consigliere comunale e quello di assessore comunale o quello di consigliere provinciale e quello di assessore provinciale. Invece – prosegue – per le regioni non è così, eppure dall’elezione diretta dei presidenti delle regioni ci si sarebbe probabilmente dovuti uniformare dal punto di vista normativo a quello che avviene per i comuni o che avveniva per le province e cioè una separazione delle funzioni e ruoli tra legislativo ed esecutivo. Invece abbiamo una situazione in cui consigliere e assessore regionale sono due ruoli compatibili e quindi un assessore regionale che è stato anche eletto consigliere si trova sia a svolgere la funzione esecutiva che quella di controllo di se stesso. Credo – conclude Busilacchi – che questa cosa vada risolta per consentire una maggiore separazione dei ruoli e delle funzioni che è un principio cardine delle democrazie e della filosofia politica fin dai tempi di Montesquieu. Ho avanzato questa proposta di legge che credo possa portare a un migliore svolgimento dei ruoli in modo indipendente e quindi a un migliore funzionamento della democrazia regionale».
Dopo la recente presa di posizione circa la necessità di provvedere ad una revisione dei collegi di Ascoli e Fermo, per una maggiore omogeneità delle circoscrizioni elettorali, il consigliere Busilacchi è tornato ad occuparsi della legge regionale.
«È possibile – sottolinea il consigliere di Art.1-Mdp – che il presidente della Giunta, al contrario di quanto accadeva in precedenza, nomini e revochi personalmente i componenti del suo Esecutivo e qualunque causa di cessazione della sua carica, incluse le dimissioni, sono in grado di determinare lo scioglimento del Consiglio».