ANCONA – Le linee guida dettate dal protocollo ministeriale del 24 aprile “Contrasto e contenimento della diffusione dal contagio” è stato tradotto in un protocollo che hanno firmato lo scorso giugno Confapi Marche e Cgil, Cisl e Uil denominato “Protocollo territoriale per il contrasto e il contenimento del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” incrociando le esigenze e le sensibilità sia della parte datoriale che di quella sindacale. Le linee guida sono state illustrate da Stefano Bellucci, consulente sindacale di Confapi Ancona nel corso di un incontro organizzato con le aziende.
«Il protocollo – ha spiegato Bellucci – è una sorta di tutela per le aziende dopo l’introduzione della nuova fattispecie di infortunio per la diffusione del Covid-19. Applicando il protocollo, l’azienda crea una sorta di tutela che la mette al riparo dalle responsabilità di carattere penale e civile che possono derivare da eventuali focolai di contagio».
«L’evento – ha aggiunto Michele Montecchiani, Direttore di Confapi Ancona introducendo l’incontro – si inserisce tra le attività previste dall’Organismo Paritetico Regionale (OPCR Marche) che punta al rilancio del sistema della bilateralità nel territorio regionale – e nasce con lo spirito di servizio agli imprenditori che l’associazione interpreta«. Oggi il tessuto delle piccole imprese marchigiane vive una situazione di disagio prima per il lockdown e poi per le conseguenze della lenta ripartenza. «Con le linee guida di questo protocollo l’intento era offrire una sponda alle imprese. Presentarlo in un evento in parte in presenza in parte in video conferenza era un’opportunità di confrontarsi con il nostro esperto e di porre tutti i quesiti per la corretta applicazione»