ANCONA – Migliora l‘andamento della demografia delle imprese marchigiane: aumentano le iscrizioni, diminuiscono le cessazioni. Al 31 dicembre 2023 le Marche contano 152.956 imprese registrate, mentre quelle attive sono 135.205, come risulta dalla rilevazione trimestrale Movimprese di Unioncamere-Infocamere sui Registri delle Imprese tenuti, con base provinciale, dalle Camere di Commercio.
Rispetto all’anno precedente, quando il tasso di crescita annuale era stato pari a -0,56%, si riscontra un miglioramento del tasso di crescita annuale, che si ferma a -0,07% ed è frutto di un moderato rialzo delle iscrizioni (+2,1%) e del decremento delle cessazioni nette (-8,3%) rispetto all’anno precedente, che attenuano notevolmente l’entità negativa del saldo rispetto a quello del 2022.
«La demografia d’impresa marchigiana nel 2023 migliora, anche se di poco, rispetto ai dodici mesi precedenti. Timidamente risale il numero delle iscrizioni, si attenua quello delle cancellazioni. Non siamo ancora del tutto allineati al dato Italia, ma il tessuto economico tiene e si muove», il commento del presidente Gino Sabatini ai dati della rilevazione Movimprese elaborati dalla Camera di Commercio delle Marche.
Come avviene nel resto del Paese, anche nelle Marche solamente le società di capitale hanno ancora una volta saldo positivo (+963), risultato che scaturisce da 2.152 iscrizioni e 1.189 cessazioni nette, e il corrispondente tasso di crescita annuale sale a +2,22%.
Tra i settori di maggiore consistenza numerica, il saldo dello stock è positivo per le costruzioni (20.016; +223), oltre che per il turismo (10.916; +74). Ampiamente positivi sono poi i saldi di alcuni altri settori del terziario, a partire dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (6.266; +240), e del noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (4.534; +117).
Commenta Sabatini: «Si risente ancora positivamente dell’effetto bonus edilizia. Le attività ricettive continuano a risalire la china dopo gli anni di crisi pandemica, l’eccellenza enogastronomica è sicurezza e rifugio. E anche la performance di servizi di consulenza e supporto, compresa la comunicazione, sembrerebbe mostrare un territorio che cerca di riprendere la rotta e chiede di essere orientato e supportato in modo professionale. C’è ancora molta strada da fare, Camera Marche è per prima al fianco delle imprese ancora molto provate, a partire da quelle dei settori storicamente con numeri più importanti che ancora scontano la dura contingenza economica dell’ultimo quinquennio: manifattura e commercio su tutti».