FALCONARA – Già avanzata più volte alla Regione dal sindaco Stefania Signorini, la richiesta di una normativa regionale che preveda limiti anche alle emissioni odorigene approderà mercoledì 19 dicembre in Consiglio comunale, con una mozione presentata da Giorgia Fiorentini, consigliere di Uniti per Falconara. La tematica delle esalazioni che provocano anche disagio olfattivo è sempre stata una delle priorità del primo cittadino. «In tutte le sedi istituzionali, a partire dal tavolo tecnico di luglio scorso che io stessa avevo sollecitato, ho chiesto alla Regione di legiferare, in modo da introdurre misure per la prevenzione e limitazione delle emissioni odorigene così come già fatto da molte altre regioni italiane, in conformità alla nuova disciplina introdotta a fine 2017 dall’art.272-bis del Testo Unico Ambientale – ricorda il sindaco Signorini –. Per questo mi auguro che il Consiglio comunale voti compatto questa mozione, che sia di ulteriore stimolo alla Regione».
Un’esigenza che risulta pressante, anche alla luce delle segnalazioni della cittadinanza: nonostante il fenomeno sia spesso avvertito e comunicato agli uffici comunali, non esiste una normativa che si concentri sugli aspetti legati in modo specifico alle emissioni odorigene. Il documento predisposto da Giorgia Fiorentini, presidente della Commissione Ambiente, impegna la Giunta regionale a predisporre linee guida o comunque atti per disciplinare questa materia, rivolti a tutte le attività a forte impatto odorigeno, indicando criteri tecnici per la mitigazione del fenomeno anche in caso di progettazione e gestione di nuovi impianti o stabilimenti, relativi a qualunque tipologia di attività produttiva.
La mozione fa riferimento all’incidente dell’11 aprile scorso in raffineria, ma sottolinea la presenza di diversi impianti industriali potenzialmente in grado di produrre emissioni odorigene pericolose. Per questo il documento di Fiorentini chiede che vengano recepite anche nelle Marche le innovazioni introdotte al Testo unico ambientale sulla scorta di una direttiva dell’Unione europea del 2015, recepita con un decreto legislativo del 19 dicembre 2017.
Il nuovo articolo 272 bis prevede la possibilità per le Regioni di approvare normative o prescrizioni in sede di autorizzazioni per prevenire e limitare le emissioni odorigene di alcune tipologie di impianti. Tra i paletti che le Regioni potrebbero introdurre, valori limite di emissioni di sostanze odorigene, prescrizioni impiantistiche e criteri di localizzazione degli impianti stessi. E’ prevista anche la possibilità di obbligare le attività produttive a predisporre Piani per il contenimento delle esalazioni.