Ancona-Osimo

Linfomi: come affrontare la vita dopo la terapia. A Torrette un seminario dedicato ai pazienti

Organizzato dall’Ail con il patrocino della Fil, l'evento è in programma sabato 13 aprile. I pazienti potranno confrontarsi con i medici e ricevere informazioni utili riguardo la malattia e i trattamenti. Per saperne di più abbiamo intervistato uno dei moderatori della giornata, il dottor Guido Gini responsabile Area Linfomi presso gli Ospedali Riuniti di Ancona

ANCONA – Un supporto per i pazienti guariti da linfomi per affrontare la vita dopo la terapia, per vivere meglio cominciando da un corretto stile di vita. È questo lo scopo del seminario “Linfomi”, organizzato dall’Ail (Associazione Italiana contro le Leucemie – Linfomi e Mieloma) con il patrocino della Fil (Fondazione Italiana Linfomi), in programma sabato 13 aprile presso l’Auditorium Montessori della Falcoltà di Medicina – Polo Murri a Torrette. L’evento è dedicato ai pazienti guariti dal linfoma o in via di guarigione e alle loro famiglie. Potranno confrontarsi con i medici, fare domande e ricevere informazioni utili riguardo le problematiche che insorgono dopo la malattia e i trattamenti. Tra i moderatori della giornata il dott. Guido Gini, Dirigente medico di I livello SOD Clinica Ematologica, responsabile Area Linfomi presso gli Ospedali Riuniti di Ancona.

Dott. Gini di che cosa si discuterà durante il seminario?
«Il seminario è fruibile ai pazienti quindi gli argomenti trattati fuoriescono dal classico argomento scientifico. Vogliamo rispondere alle domande delle persone che hanno fatto terapia. Si discuterà della “sindrome de la fatigue”, rallentamento cognitivo che può verificarsi dopo la malattia; con un andrologo e una ginecologa si parlerà della sessualità maschile e femminile durante e dopo il trattamento. Un altro argomento è la nutrizione: corretti stili di vita e una sana alimentazione possono ridurre il rischio di avere un secondo tumore. Si discuterà anche di linfomi e sport, l’importanza di fare sempre attività fisica. Nel pomeriggio sarà approfondito l’aspetto legale e quindi i diritti del malato: esenzione del ticket, richieste di invalidità, sussidi economici per chi ha perso il lavoro dopo la malattia. Capita infatti i contratti a termine non vengono rinnovati».

Come cambia la vita del paziente dopo la malattia?
«La vita cambia nel momento in cui le persone scoprono il linfoma. I pazienti sono quasi sempre sottoposti a trattamento immunoterapico e in quei mesi sono presi dallo sconforto, dall’ansia, dalla paura. Si indebolisce il sistema immunitario. Finito quel periodo inizia il recupero, il “back to life”. A volte però, dopo la terapia può cambiare l’approccio alla sessualità e la fertilità può essere a rischio. Capita anche che nel “back to life” si faccia un passo indietro nell’attività lavorativa. Si può però provare a recuperare, migliorare la qualità della vita e la capacità professionale».

Agli Ospedali Riuniti di Ancona quanti sono i pazienti con linfoma?
«Mediamente abbiamo 150 nuove diagnosi di linfoma all’anno, i numeri salgono a 180-200 se si considerano i casi di recidiva. Abbiamo in follow up (controlli successivi alla fine del trattamento ndr) 5 mila pazienti».

I casi di linfoma sono aumentati negli ultimi anni? «L’incidenza è all’incirca la stessa, mediamente ci sono 10-15 casi ogni 100 mila abitanti. La malattia si può contrarre in qualunque fascia d’età. Ci sono molti casi dopo i 50 anni in quanto la popolazione anziana è in aumento e di conseguenza aumentano anche le persone a rischio».

Qual è la forma di linfoma più diffusa?
«Ci sono vari tipi di linfoma, i più diffusi sono il linfoma non Hodgkin a grandi cellule e il linfoma non Hodgkin follicolare».

La ricerca fa passi avanti nella cura dei linfomi?
«Di anno in anno miglioriamo, arrivano nuove possibilità di cura, nuovi approcci alla malattia, maggiore attenzione alla qualità della vita e prevenzione degli effetti tardivi successivi alle terapie».

Il 13 aprile la giornata avrà inizio con la registrazione dei partecipanti alle 8.30. Dopo gli interventi dei medici e le domande dei pazienti è previsto un light lunch per poi riprendere con la sessione pomeridiana. L’evento è gratuito ma è necessaria la prenotazione in quanto i posti nell’Auditorium Montessori sono limitati.  L’Aula è stata concessa gratuitamente dall’Università Politecnica delle Marche.

Per informazioni o iscrizioni: seminari@ail.it indicando nome, cognome e numero dei partecipanti.