ANCONA – «Si continua a viaggiare su autobus sovraffollati, con orari non adeguati alle necessità degli studenti e tempi di percorrenza anche molto lunghi. Spesso si resta a piedi o si è costretti a percorrere estesi tratti di strada con le proprie gambe, in balia delle intemperie». Il nuovo anno accademico per gli studenti dell’Università Politecnica delle Marche è appena iniziato e la Lista Gulliver – Sinistra universitaria lamenta che, «nonostante la campagna mediatica di Conerobus, gli studenti continuano ad avere sempre gli stessi disagi».
«L’azienda ha pubblicizzato nuovi abbonamenti agevolati – dichiarano gli studenti di Gulliver – con l’obiettivo di incentivare l’utenza all’acquisto dei titoli di viaggio. Se per combattere l’utilizzo dei mezzi pubblici senza titolo di viaggio l’azienda sta spendendo le proprie risorse da molti mesi, ancora nulla si vede per le condizioni degli studenti universitari. Al di fuori di piccole misure migliorative, come l’attivazione delle corse serali delle linee 30 e 1/4 nei giorni feriali, ciò che gli studenti universitari hanno subito negli ultimi anni è stato un aumento dei costi e un peggioramento del servizio». Poco più di un anno fa il Comune «ha aumentato del 10% il costo del biglietto della corsa singola e del biglietto 100 minuti, in applicazione delle disposizioni regionali. Di qualche settimana fa la notizia, poi smentita dalla Conerobus stessa, dell’aumento degli abbonamenti agevolati per gli universitari». Nonostante il potenziamento del 46 nelle ore di ingresso degli studenti alle scuole superiori, gli universitari denunciano che «l’inadeguato numero delle corse comporta interminabili attese alle fermate o viaggi ai limiti della sicurezza. Lo scarso coordinamento dei mezzi che portano a Torrette comporta giornalieri disagi agli studenti che si spostano dal centro alla Facoltà di Medicina».
«Da molto tempo denunciamo questa situazione al Comune e alla Conerobus – dichiara Leonardo Archini, coordinatore della Lista Gulliver – Sinistra universitaria – è anche attivo un tavolo di confronto tra Consiglio Studentesco, Rettore e Comune per affrontare le problematiche legate all’integrazione tra gli studenti e la città. Il tavolo dovrebbe avere un carattere snello e operativo, ma nonostante i numerosi incontri ancora non si è raggiunta una soluzione efficace ai disagi giornalieri degli studenti universitari». Archini spiega che «da tempo chiediamo che il servizio sia ri-organizzato per rispondere alle necessità degli utenti e che i costi a carico di studenti e famiglie siano abbattuti. È presente un abbonamento agevolato per gli studenti universitari ma siamo ancora ben lontani da una reale accessibilità per le fasce più deboli. La situazione anconetana rispecchia quella nazionale in cui il finanziamento all’istruzione e al diritto allo studio, sono ben lontani dall’essere una priorità. Continueremo a batterci per servizi di qualità, per un vero welfare studentesco e affinché Ancona sia realmente una città universitaria».