Ancona-Osimo

Longhi: «Univpm al pari degli Atenei del nord»

Sul fronte dell’occupazione dei laureati Univpm, il Rettore ha presentato gli ultimi dati Alma Laurea dove spicca il tasso di occupazione a 3 anni dalla laurea pari al 90,2%, superiore alla media nazionale che si ferma all’80,1%

Università Politecnica delle Marche
Università Politecnica delle Marche

ANCONA – Per i neo laureati il tasso di occupazione a 3 anni dalla laurea è pari al 90,2%. Un dato superiore alla media nazionale che si ferma all’80,1%. Anche la retribuzione netta mensile è superiore alla media nazionale ed è pari a 1.323 euro rispetto ai 1.268 euro. Questi gli ultimi dati pubblicati nel XIX Profilo di Alma Laurea sul fronte dell’occupazione presentati dal rettore Sauro Longhi.

Sauro Longhi, Rettore Univpm
(Foto: Univpm)

«La percentuale di occupabilità e il valore del reddito percepito, assomiglia a quelli degli Atenei del nord – dichiara il rettore Sauro Longhi – l’Univpm è l’unica Università del centro Italia con questi livelli. È cresciuto rispetto all’anno scorso il tasso di occupazione dei laureati Univpm che è passato da 88,4% a 90,5%. Cresciuto anche lo stipendio medio dei neo laureati che è passato da 1394 per gli uomini e 1158 per le donne nel 2015 a 1424 euro per gli uomini e 1203 per le donne nel 2016. Purtroppo ancora c’è una differenza e gli stipendi degli uomini sono più alti».

Per quanto riguarda l’area geografica di lavoro, il 69,1% dei laureati Univpm trova lavoro nel centro Italia, quindi nell’area dove ha seguito il percorso di studi e l’8,2% dei laureati sceglie di andare a lavorare all’estero (5% media nazionale). Si attesta invece a 24.4 l’età media alla laurea (24,9 media nazionale) e il 77% dei studenti della Politecnica proviene da famiglie con genitori non laureati (74% media nazionale).

«Nel mondo del lavoro sono molto richiesti gli ingegneri meccanici e informatici – continua il Rettore – e i laureati in medicina e in scienze agrarie. Ci sono segnali di ripresa anche nel settore dell’economia: sono in aumento i neolaureati in Economia e Commercio che hanno trovato un’occupazione».