ANCONA – Ricerca contro i linfomi e sostengo alla causa di Calogero Gliozzo. È in queste due strade che verranno convogliate le donazioni raccolte in favore di Lorenzo Farinelli, il medico e attore anconetano ucciso da un linfoma non-Hodgkin lo scorso 11 febbraio dopo aver lottato con tenacia contro la sua malattia. È quanto ha comunicato ieri la famiglia del giovane medico sulla piattaforma dove era stata aperta la raccolta fondi. Una decisione, quella di papà Giovanni, mamma Amalia e della compagna Martina, presa per rispettare le ultime volontà dello stesso Lorenzo. La raccolta fondi su Gofundme era stata attivata dalla famiglia e dagli amici per raccogliere la somma necessaria a pagare le ingenti spese della Car-T, una nuova terapia per la quale Lorenzo avrebbe dovuto recarsi oltreoceano. Purtroppo, però, quel viaggio Lorenzo non è mai riuscito a farlo.
Il giovane medico, da persona sensibile e generosa qual’era anche nel dolore della sua malattia non ha esitato a pensare a chi si trovava nelle sue stesse condizioni, devolvendo una somma in favore di Calogero Gliozzo, un ragazzo siciliano affetto dalla sua stessa malattia. Ma Lorenzo aveva anche promesso che le donazioni in eccedenza rispetto a quanto gli fosse stato necessario sarebbero andate anche alla ricerca sui linfomi. Ecco perché la famiglia ha annunciato l’intenzione di aprire una fondazione in onore di Lollo.
La famiglia ha comunicato di avere aperto un conto corrente bancario dedicato, intestato al papà di Lorenzo, Giovanni Farinelli: Da questo conto corrente 200mila euro saranno donati a Calogero Gliozzo, mentre «la somma residua, esclusi gli eventuali rimborsi che verranno richiesti – scrivono i familiari – verrà versata nel conto corrente bancario che verrà aperto ed intestato alla Fondazione Lorenzo Farinelli Onlus che stiamo provvedendo a costituire e registrare». La onlus manterrà viva la memoria di Lorenzo e il suo impegno, come medico, in aiuto dei malati, inoltre svolgerà e supporterà la ricerca in ambito onco-ematologico, con particolare attenzione alle terapie per la cura dei Linfomi e delle Leucemie. Punto di partenza della famiglia la possibilità di rendere le nuove terapie come la Car-T disponibili per tutti: «non riteniamo giusto che una persona qualsiasi non possa accedere autonomamente e liberamente a terapie esistenti in Italia ma bloccate per aspetti economici e burocratici. Vogliamo renderci utili ed attivarci per far in modo che tutte le cure disponibili siano accessibili anche in Italia», scrivono i familiari.
«La malattia ti cambia la vita e ti fa vedere le cose sotto un’altra prospettiva» ci aveva confidato Lorenzo. Ed è proprio in questa sua frase che è racchiusa la sua generosità e la volontà di aiutare chi ne ha bisogno.