Ancona-Osimo

Loreto, inaugurato il nuovo ecografo all’ospedale

Il dispositivo è collocato all’interno del Centro diagnosi prenatale di secondo livello, sezione del nosocomio mariano

La presentazione a Loreto
La presentazione a Loreto

LORETO – Taglio del nastro oggi (18 gennaio) all’ospedale Santa Casa di Loreto per il nuovo ecografo. Si chiama “Ge Voluson expert 22”, per i tecnici, capolavoro di ingegneria che permette di ottenere scansioni in 2D con un’elevata qualità delle immagini. Il dispositivo è collocato all’interno del Centro diagnosi prenatale di secondo livello, sezione del nosocomio mariano.

Il dottor Sods del Centro Alessandro Cecchi ha detto: «Il Centro unico regionale ha visto un costante incremento delle attività caratterizzato da un totale di 59mila e 564 prestazioni con un aumento nell’ultimo anno del 12,6 per centro rispetto al precedente (11mila e 416 contro 10mila e 139) e un afflusso di novemila e 157 differenti pazienti (mille e 707 nel 2023 contro i mille e 667 nel 2022) che si sono rivolte al centro per sospetti di patologia fetale o per rischi da assunzioni di farmaci, per familiarità, esposizione a radiazioni o per malattie infettive contratte in gravidanza e a rischio per danni al prodotto del concepimento – ha detto il direttore Sods Alessandro Cecchi accanto a Giovanni Stroppa, direttore generale Ast Ancona -. I tempi di attesa medi per l’erogazione delle prestazioni si attestano entro i sette giorni per le prestazioni non programmabili. A ogni accesso viene offerto a tutte le pazienti un colloquio consultivo per permettere loro di seguire l’evoluzione della situazione coinvolgente il proprio bambino. Negli anni sono stati effettuati oltre 17mila colloqui, di cui tremila e 355 nel 2023, con un incremento del 10,5 per cento rispetto all’anno precedente. La valutazione della provenienza delle pazienti che affluiscono al centro ha mostrato una sempre migliore omogenizzazione nell’ambito regionale con un maggior coinvolgimento delle aree più estreme della Regione. C’è stato anche un aumento della scelta del Cur da fuori Marche (mille e 269)».

«I Livelli essenziali di assistenza (Lea) e gli screening sono obiettivi della Regione per dare risposte alle famiglie. Le risposte non si devono dare solo negli ospedali ma prima, nei centri preposti, per evitare l’acuto. Esempi come questo sono iniezioni di fiducia. Tutte le aziende della sanità devono fare sistema che come Regione dobbiamo riuscire a difendere», ha detto il governatore regionale Francesco Acquaroli accanto all’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, al sindaco Moreno Pieroni, che ha sottolineato l’importanza dell’aspetto umano, e all’arcivescovo Fabio Dal Cin presente per la benedizione del macchinario. Con loro anche il direttore Ast Ancona Giovanni Stroppa.

© riproduzione riservata