ANCONA – Love bombing, ecco come proteggersi. È un fenomeno di cui si sta sentendo sempre più parlare, una sorta di relazione malsana che potrebbe poi portare a conseguenze serie. Ne abbiamo parlato con Katia Marilungo, presidente dell’Ordine degli psicologi delle Marche.
Dottoressa Marilungo, ultimamente si sente molto parlare di love bombing. Di cosa si tratta?
«Il love bombing, o più semplicemente bombardamento d’amore, si riferisce ad una modalità pianificata di mostrare affetto, attraverso una ricerca di amicizia e di attenzione, esercitata da una persona, il love bomber, per ottenere un’influenza su un’altra persona, la vittima. il love bombing è a tutti gli effetti una tecnica manipolatoria esercitata sulle fragilità della vittima per assicurarsi la sua fedeltà. È una forma di abuso emotivo».
Quali sono i primi segnali di allarme da monitorare?
«I primi segnali sono chiamate e messaggi continui, dove il manipolatore vuole essere costantemente in contatto con la persona oggetto delle sue attenzioni. Lo scopo non è un sentimento di mancanza, ma sapere sempre cosa fa e dove si trova l’altra persona. Il tutto con fretta eccessiva, esagerazione nelle dimostrazioni di affetto, far leva sul senso di colpa nel caso in cui non si ottengano repentinamente risposte o comportamenti desiderati».
Quali sono le conseguenze a cui può portare?
«La vittima di love bombing, quando viene poi isolata e abbandonata, può avere importanti ripercussioni a livello psicologico: crollo dell’autostima, perdita della propria identità e del proprio sé e molto spesso una vera e propria forma di dipendenza affettiva, che porteranno la vittima ad adoperarsi per essere amata e ricoperta di attenzioni. Questo perché ad un certo punto il manipolatore si chiude e sparisce, concretamente, non risponde più ad alcun messaggio».
Quali le precauzioni per evitarlo?
«L’unica precauzione è interrompere immediatamente ed eliminare qualsiasi tipo di contatto diretto o indiretto con il love bomber, distraendosi con altro e riprendendo una vita sociale a prescindere da lui, senza rimpiangere l’amor perduto».
Laddove non si riuscisse ad evitare, quali sono le soluzioni?
«Si rischia un vero e proprio trauma per cui diventa molto importante attraversare un percorso personale di consapevolezza, per uscire dal ruolo di vittima, riconoscere le proprie responsabilità, curare le proprie ferite e diventare finalmente protagonisti e liberi di scegliere chi essere e chi amare, chiaramente rivolgendosi a professionisti psicologi e non cadere altresì vittime di ˊpseudo-professionistiˊ che potrebbero aggravare la condizione di dipendenza».