ANCONA- Si sono imbavagliati con lo scotch e incatenati davanti alla Prefettura, i lavoratori delle Puliart, la ditta che si occupa degli appalti delle pulizie delle caserme dei Carabinieri di tutta la provincia di Ancona. Con maschere e cartelli, il flash mob “L’inferno degli appalti” organizzato dalla Filcams Cgil è andato in scena in piazza del Papa. È infatti la Prefettura la committente che ha affidato il servizio delle pulizie alla ditta Puliart. Alla mobilitazione hanno preso parte in segno di solidarietà, anche i lavoratori di altri appalti. La situazione è critica: la Puliart non paga gli stipendi da luglio e alcuni dipendenti non riescono più neanche ad avere i soldi per raggiungere il posto di lavoro e per provvedere al proprio sostentamento.
«Chiediamo che si accelerino le pratiche per il pagamento in solido e che le pratiche per il recesso del contratto d’appalto con questa ditta che è inadempiente ormai da mesi- afferma Rita Giacconi, segretaria provinciale Filcams Cgil Ancona-. Chiediamo, nel momento della costruzione di un capitolato di appalto, di essere convocati e di costruirlo insieme con delle clausole sociali specifiche che tutelino i lavoratori». Una delegazione ha poi incontrato il vicario del Prefetto, Clemente Di Nuzzo.
«Il Viceprefetto ha detto che le fatture sono bloccate e a disposizione ci sono i soldi che verranno impegnati nel pagamento delle retribuzioni. Il fatto è che le tempistiche saranno lunghe e complesse. L’Ispettorato del lavoro dovrà notificare gli importi, poi i lavoratori saranno pagati- spiega la Giacconi-. Per quanto riguarda gli appalti, il vicario ci ha consegnato il capitolato. Costruiremo delle proposte che, oltre a tutelare i lavoratori, mettano al riparo anche il mittente così in caso di recessione del contratto non deve aspettare i 90 giorni previsti. Nel caso della Puliart, i 90 giorni sono iniziati il 1 novembre. Ci domandiamo come si affronteranno questi 3 mesi: non ci sono più prodotti per pulire, non c’è più chi fa le buste paghe. I dipendenti garantiscono un servizio minimo essenziale, come previsto dagli obblighi di legge ma non hanno i soldi per recarsi al lavoro».
Lunedì prossimo, 13 novembre, si terrà un nuovo incontro in Prefettura tra Filcams Cgil, la dott.ssa Di Biase dell’Ispettorato del Lavoro e il vice prefetto Di Nuzzo.