ANCONA- Un percorso a mare immerso nella natura tra il Cardeto e Mezzavalle piuttosto che «buttare soldi per realizzare il lungomare nord, vicino a traffico e smog». È questa l’idea del capogruppo Sel-Abc, Francesco Rubini che interviene dopo la notizia dell’avvio nel 2018 dei lavori per realizzare l’opera tra Marina Dorica e Torrette. Giovedì 12 ottobre il Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio sarà ad Ancona per la firma dell’atto che darà il via alle operazioni per la realizzazione del lungomare nord, che sarà verde e ciclabile. I primi interventi, che saranno completati entro il 2020 al costo di 40milioni di euro, prevedono creazione della scogliera a protezione della ferrovia, un nuovo ingresso nel porto turistico, l’interramento con i materiali di escavo del porto, lo spostamento e la velocizzazione della linea ferroviaria.
«Il lungo mare nord è una c….a pazzesca, l’ennesima operazione propagandistica con i soldi dei contribuenti. Una gigantesca ed inutile grande opera che, se terminata, realizzerà un percorso perdonabile in una zona di frana, a due passi dalla ferrovia e a poche decine di metri da una strada statale piena di tir che passerà da due a quattro corsie per il collegamento con l’annunciata uscita a nord. Senza dubbio un contesto quasi paradisiaco per passeggiare e respirare aria pulita in una delle zone della città con il più alto tasso di traffico e smog- commenta ironico-.
Soldi buttati dunque, mentre, a sud della città, tra il Cardeto e Mezzavalle, la costa del Conero muore sotto i colpi dell’incuria e dell’abbandono, tra mancate messe in sicurezza e accesi al mare inagibili. Qui sì che andrebbero fatti interventi strutturali di manutenzione e assetto per la realizzazione di un grande percorso a mare immerso nella natura: dal duomo al vecchio faro, dalla grotta azzurra alle piscine del Passetto, passando per la scalaccia e le antiche piscine romane, fino alle spiagge di Mezzavalle e Portonovo. Ma si sa, dove non ci sono appetiti non ci sono mai i soldi…».