ANCONA – Chi l’ha sentito suonare l’ha definito uno dei più grandi chitarristi della provincia, conosciuto per quel tocco molto simile alle band che hanno fatto la storia della musica metal e dell’hard rock come i Deep Purple e i Black Sabbath. Addio al musicista Fabio Allegretto, fondatore dei Gunfire, gruppo nato tra Ancona e Falconara, molto conosciuto in Italia e all’estero nella musica di settore. “Lord Blackcat”, questo il suo nome d’arte, è morto ieri all’età di 55 anni. Da oltre sei anni lottava per una malattia che non gli ha lasciato scampo e contro la quale ha combattuto come un leone. Nel mondo della musica la notizia si è subito diffusa lasciando commenti di affetto per uno che con la sua band è riuscito a diventare un punto di riferimento della heavy metal (ascolta uno dei suoi brani).
«Fabio ha fondato i Gunfire negli anni ’80 – lo ricorda Roberto Borrelli, cantante della band – quando mi chiese di cantare io mi sono sentito arrivato, tanta era elevata la sua preparazione. Il suo tocco ricordava quello dei Deep Purple e dei Black Sabbath. Lui era un leader, il più grande, un chitarristi di livello mondiale. Di carattere schivo ma buono, un vero amico. Il gruppo poi si è sciolto per riunirsi negli anni 2000, fino ad oggi. Il disco omonimo al nome della band, “Gunfire” è stato riconosciuto e preso di riferimento nel panorama di questo genere e ancora oggi è tra i più ricercati tra i collezionisti di settore. Con lui abbiamo suonato ai festival più importanti, quello di Tradate e il “Keep it true” in Germania». La chitarra era la sua passione. Di lavoro era una guardia giurata. Con lui, nella band che si rifaceva ai gruppi quali gli Iron Maiden e i Saxons, oltre a Roberto Borrelli, anche Maurizio Leone e Roberto Fanelli. Il funerale è stato fissato per domani (8 maggio), alle 11, nella chiesa dei Salesiani, al Piano. Il chitarrista lascia la moglie Lucia, la figlia Martina, il fratello Roberto e i genitori Ivana ed Elio.