Ancona-Osimo

Il suo chantilly faceva sognare, morto il pasticcere Novelli

Se ne è andato all'età di 80 anni Lanfranco Novelli, titolare dell'omonima pasticceria al Piano. Allievo di Patrignani aveva iniziato con le consegne delle paste a domicilio, in bici

Lanfranco Novelli
Lanfranco Novelli

ANCONA – Semifreddi, millefoglie e quella crema chantilly che faceva sognare anche i meno golosi. La città perde il pasticcere Lanfranco Novelli, dell’omonima pasticceria del Piano. Aveva 80 anni e ieri è deceduto in casa, dopo una malattia che lo aveva segnato negli ultimi quattro anni. Allievo di Patrignani, altro nome storico della pasticceria dorica, aveva imparato l’arte di fare i dolci proprio da lui.

Novelli aveva iniziato a 13 anni ad andare nel laboratorio, spinto dal padre Vittorio che già lavorava per la famiglia Patrignani. Tre sorelle, una famiglia modesta, si era subito dato da fare, sin dalla tenera età, per contribuire all’economia di casa e imparare un mestiere che ha portato avanti fino all’età della pensione.

La prima pasticceria l’aveva aperta in corso Mazzini, davanti alla Fontana delle 13 Cannelle. Erano gli anni ’70. Dal 1985 agli anni ’90 aveva trasferito l’attività al Piano, in via Cristoforo Colombo, poco dopo piazza Ugo Bassi, vicino alla gioielleria Javarone. Anche dopo la vendita della pasticceria il nome Novelli eri rimasto nell’insegna.

«Con i dolci era eccezionale – lo ricorda la moglie Anna Maria Del Papa – faceva uno chantilly unico. Molti clienti, ancora oggi, dicono di essere cresciuti con le paste di Franco, noi lo chiamavamo così».

Nativo del Piano aveva iniziato da Patrignani come addetto alle consegne, portando le paste a domicilio, con la bicicletta e le tavole. Poi si era inserito nel laboratorio come lavorante ed infine era diventato primo pasticcere. Domani il funerale, alle 10, nella chiesa di Santa Maria dei Servi. La camera ardente è stata allestita a casa, nell’abitazione a Borgo Rodi.

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