Ancona-Osimo

Maestre con diploma magistrale, nella provincia di Ancona in 200 rischiano il posto

I diplomati che hanno conseguito il titolo entro l’anno 2001-2002, circa 50mila maestri/e in tutta Italia, saranno esclusi dalle Graduatorie ad Esaurimento, quelle dalle quali, per scorrimento, è possibile accedere al ruolo

Bambini entrano a scuola

ANCONA- Finite le feste di Natale si torna alla normalità. Ma non per tutti. Il rientro dalle vacanze inizia con uno sciopero nelle scuole dell’Infanzia e nelle Primarie da parte degli insegnati diplomati magistrali. Si tratta di maestri/e che, inseriti nelle Graduatorie ad Esaurimento (GaE) con riserva, sono già stati immessi in ruolo e hanno avuto nomine annuali. Ora però, con la sentenza del Consiglio di Stato, rischiano non solo di perdere il posto di lavoro ma di ritrovarsi improvvisamente retrocessi in seconda fascia o addirittura in terza. Nella Provincia di Ancona sono circa 200 gli insegnati che si trovano in questa preoccupante situazione. Ad indire lo sciopero, che nelle Marche ha avuto una buona adesione, i sindacati Anief, Cub e Cobas, Saese. I genitori quest’oggi (8 gennaio), accompagnando i propri figli a scuola, hanno dovuto accertare il regolare svolgimento delle lezioni.

LA SENTENZA- Dopo l’udienza del 15 novembre, lo scorso 20 dicembre il Consiglio di Stato in adunanza plenaria ha stabilito con una sentenza che i diplomati magistrali che hanno conseguito il titolo entro l’anno 2001-2002, circa 50mila maestri/e in tutta Italia, sono esclusi dalle Graduatorie ad Esaurimento, quelle dalle quali per scorrimento, è possibile accedere al ruolo. La sentenza afferma che il titolo dei docenti è abilitante ma non dà diritto a stare nella GaE. Chi è in possesso di diploma magistrale deve essere invece essere inserito nelle Graduatorie d’Istituto, quelle che vengono utilizzate per le supplenze annuali e temporanee. Negli ultimi anni, cinque sentenze del Consiglio di Stato avevano inserito i diplomati nelle GaE; ora invece la sentenza definitiva smentisce le decisioni precedenti. Le maestre della scuola dell’Infanzia e della Primaria, pur avendo conseguito il diploma magistrale prima del 2001-2002, erano state immesse nelle Graduatorie ad Esaurimento grazie ai ricorsi effettuati. Adesso cambia tutto perché i docenti che hanno avuto la cattedra di ruolo o una supplenza annuale per effetto di un ricorso, occupano secondo il Consiglio di Stato un posto illegittimamente. Degli oltre 50mila insegnanti in questa situazione, sono quasi sei mila quelli già assunti di ruolo, e quindi a tempo indeterminato con riserva.

«Questo è solo l’inizio di una lunga battaglia che noi dobbiamo combattere con presidi. Dobbiamo invece abbandonare la strada del ricorso perché abbiamo visto che cosa ha portato. È fondamentale superare la contrapposizione tra docenti laureati e docenti diplomati. Nella scuola c’è posto per tutti perché allo stato attuale è difficile trovare un supplente. Se escludiamo questi insegnanti dalla graduatoria, le scuole saranno prive di persone con esperienza, che svolgono questo lavoro da anni- spiega Cinzia Ruggeri, portavoce Cobas Ancona-. Questa battaglia è fondamentale per i lavoratori e per il funzionamento delle scuole, quindi per mantenere la continuità didattica. Se gli insegnanti vengono esclusi dalle GaE, vengono privati della possibilità di avere incarichi annuali e con il tempo il ruolo. Saranno condannati alla precarietà. Nelle scuole ci sono insegnanti che fanno sostituzioni e supplenze anche di un anno. Dunque, secondo quanto stabilito dal Consiglio di Stato, questi docenti non sono adeguati a ricoprire un posto di ruolo ma possono comunque insegnare. Tra l’altro in base alla Buona Scuola, i docenti non possono dopo tre anni di supplenze stipulare contratti con il Miur e quindi essere stabilizzati. Chiediamo che sia indetto un concorso non selettivo che preveda l’istituzione di graduatoria regionale o di immissione nelle GaE che possa accompagnare i docenti al ruolo. Serve una soluzione immediata, non si può procrastinare ancora in attesa di accordi futuri».

Non hanno invece indetto lo sciopero i sindacati confederali (Cgil, Cisl e Uil) e lo Snals. «Nelle Marche abbiamo parecchi docenti che hanno la supplenza annuale o che sono in servizio a tempo determinato con riserva. Non abbiamo indetto lo sciopero perché nell’incontro del 4 gennaio con il Miur abbiamo chiesto una soluzione politica che garantisca la continuità didattica e che tenga conto degli interessi di tutti: dei bambini che vanno a scuola e dei docenti- spiega Claudia Mazzucchelli, segretaria Uil Scuola Marche-. Il primo interesse è per gli alunni. A metà anno scolastico un rimescolamento degli insegnanti è impossibile. E poi, gli interessi dei docenti che hanno fatto ricorso e dei docenti che hanno la laurea in Scienze della Formazione primaria che si sono visti scavalcati da chi è stato inserito nella GaE per effetto dei ricorsi. Una sentenza di questo genere si ripercuoterà anche nelle successive, serve quindi un percorso con regole chiare. Il Ministero ha ritenuto necessario acquisire il parere dell’Avvocatura di Stato su come gestire la vicenda, poi convocherà nuovamente i sindacati».