ANCONA – L’Ancona calcio in visita all’ospedale Salesi con maglie, palloni e altri regali: dirigenti, staff tecnico e numerosi giocatori della prima squadra si sono dati appuntamento stamattina 10 dicembre attorno alle 11 all’ospedale di via Toti, a pochi passi dal campo del Dorico dove spesso si allenano, per una visita ai bambini ospedalizzati in vista del Natale. Presenti i due vicepresidenti Antonio Recchi e Robert Egidi, che hanno organizzato l’iniziativa, il direttore generale Francesco Ancarani, l’allenatore Massimo Gadda col suo staff composto da Paolo Sciaccaluga, Andrea Bruniera e Stefano Dadina e una buona parte della squadra, accolta dalle Patronesse del Salesi e dal giornalista Andrea Carloni, l’Ancona ha fatto visita a numerosi reparti, portando un sorriso ai tanti bambini e rispettive famiglie costretti in ospedale in questo periodo. Palloni, regali devoluti dalla Dadi e Mattoncini, maglie messe a disposizione dalla Ready Sport, autografi, scambio di regali con le patronesse, presenti con la presidente Milena Fiore e la vicepresidente Saria Ternullo: insomma una giornata diversa a fianco alla città e al suo ospedale dedicato ai bambini.
«Il gruppo della Ssc Ancona si è sentito privilegiato di poter vivere questa importantissima esperienza, il tutto nella speranza di aver portato qualche momento di conforto ai piccoli degenti – ha scritto la società in una nota –, e ringrazia l’associazione Patronesse Salesi, la presidentessa Milena Fiore, la vice presidentessa Saria Ternullo e tutto lo staff per aver organizzato questo importante evento».
«Siamo felicissime di avere qui l’Ancona – ha detto la presidentessa delle Patronesse, Milena Fiore –, un messaggio molto bello, che invoglia chi ancora è qui a pensare, quando uscirà, di potersi indirizzare anche verso lo sport. I bambini, spesso quelli più grandi, sono molto contenti e pensano magari un giorno di essere come questi calciatori». L’Ancona ha visitato il pronto soccorso e poi chirurgia, ortopedia, la clinica pediatrica, oncologia, tanti reparti in cui giocatori, dirigenti e staff, dividendosi un po’ da una parte e un po’ dall’altra, si sono soffermati spesso con i piccoli ospedalizzati per regalare loro un sorriso in vista del Natale.