ANCONA – Dare risposte ai territori colpiti dal maltempo del 15 e 16 settembre scorsi. Questo il senso dell’incontro che si è tenuto in Regione oggi con i sindaci che hanno subito i danni dalle forti piogge e dall’evento alluvionale che ha sconvolto le province di Ancona e Pesaro Urbino. A palazzo Raffaello, oltre ai sindaci e al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, erano presenti anche l’assessore alla protezione civile Stefano Aguzzi, il vicecommissario Stefano Babini, il segretario generale Mario Becchetti, il dirigente del servizio infrastrutture e territorio, Nardo Goffi e il dirigente della protezione civile, Stefano Stefoni.
Nell’incontro, richiesto in un primo momento proprio dai sindaci colpiti dal maltempo del 15 e 16 settembre, si è fatto il punto della situazione, approfondendo i dettagli più tecnici ed operativi della gestione dell’emergenza a partire dal ristoro dei danni, dall’assistenza alle famiglie che non hanno più un’abitazione per arrivare al sostegno amministrativo e al potenziamento del personale negli uffici tecnici comunali. Queste infatti sono le principali richieste che i sindaci hanno avanzato all’ente regionale.
«Fondamentale – ha detto Acquaroli – per dare una risposta concreta, sia in termini di rifinanziamento delle attività legate all’emergenza che in termini di ristoro dei danni a imprese e cittadini, è avere una ricognizione dei danni attendibile. Per fare questo e velocizzare le procedure laddove possibile, sono necessari criteri condivisi, sussidiarietà e massima collaborazione tra istituzioni. La riunione di oggi serve a rafforzare la nostra collaborazione per agire in modo efficace e condiviso con un ordine di priorità, a partire dal danno maggiore, considerando i diversi livelli di gravità del danno sui territori. Oggi è importante focalizzarci su quanto possiamo fare in termini di cabina di regia e supporto tecnico ai Comuni per gestire questa fase complicata. Nel frattempo stiamo mettendo in campo tutte le misure di sicurezza che come Regione siamo in grado di sostenere, fermo restando che come ho già sostenuto anche in Conferenza delle Regioni, serve un Piano straordinario nazionale di messa in sicurezza del territorio. Inoltre, è nostra intenzione intervenire anche sul sistema di allertamento della popolazione e lo faremo insieme pensando ad un modello più sicuro e con l’ausilio delle tecnologie».
Si tratta dunque di un primo passo per superare la prima fase emergenziale e di ripristino delle prime opere urgenti, e per coordinare la seconda fase, quella dedicata alle opere strutturali per strade, ponti, acquedotti e fognature, a cui i Comuni non sembrano al momento riuscire a fare fronte proprio per la vastità dell’area colpita dai tragici eventi e per la complessità e diversità delle situazioni in tutto il territorio regionale.
«Questa riunione – ha proseguito l’assessore Aguzzi – è un momento di confronto in presenza necessario dopo i primi giorni concitati e drammatici. Stiamo lavorando senza sosta per ripristinare il più velocemente possibile il territorio alluvionato e oggi lo scopo è illustrare ai sindaci e ai tecnici tutti gli adempimenti necessari per proseguire il lavoro. I nostri uffici inoltre hanno già provveduto a snellire i moduli on line per la richiesta dei danni da parte delle aziende e dei cittadini e continueremo a semplificare tutto ciò che è di nostra competenza per venire incontro alle esigenze della popolazione già così duramente colpita».