ANCONA – Mancano insegnanti, dirigenti e personale Ata. Niente graduatorie dei concorsi, 160 insegnanti di lettere costretti a un altro anno da precari nelle scuole marchigiane. Anche quest’anno comincia in salita l’avvio del nuovo anno scolastico e la Uil Scuola denuncia una «situazione critica».
La popolazione scolastica diminuisce, ma non così tanto da influire sulla necessità di personale: dalla scuola dell’infanzia alle superiori è previsto il rientro in classe per 209.131 alunni (circa l’1,5% in meno rispetto al 2017) con l’istituzione di 10mila classi (17 in meno). Classi che tuttavia aumentano proprio nei paesi che rientrano all’interno del cratere sismico dove sono attesi oltre 40mila studenti.
«Molti precari pronti alla stabilizzazione – denuncia Claudia Mazzucchelli, segretaria Uil Scuola Marche – dovranno attendere ancora un anno perché le graduatorie, che dovevano uscire il 31 agosto, non sono ancora state pubblicate. Inoltre manca anche personale Ata per garantire la regolare attività delle scuole e la sicurezza degli studenti. Lo scorso anno abbiamo avuto 280 posti in deroga, di cui 98 per il sisma. L’ideale sarebbe mantenere l’organico dello scorso anno». Entro domani le scuole devono rispondere a un questionario inviato loro dall’Ufficio scolastico regionale che vuole conoscere la necessità di posti per personale Ata.
La situazione è critica anche per quanto riguarda il personale docente. «Per serali, sdoppiamenti nei laboratorio, aumento del tempo di apertura delle scuola dell’infanzia e della primaria primaria – sottolinea la Mazzucchelli – servono circa 60 posti. Un numero meno impattante rispetto agli anni precedenti ma al quale, tuttavia, si è arrivati andando a erodere quello che doveva essere l’organico di potenziamento». In totale i docenti sono 17.996 più altri 2.555 di sostegno. Restano infine da risolvere anche le questioni legate alla carenza di direttori amministrativi e dirigenti scolastici. «Per i primi – spiega – non è stato bandito alcun concorso nonostante la necessità dovuta anche alla mole di incombenze burocratiche cui le scuole sono sottoposte».
Per i dirigenti, invece, «servono 58 figure per altrettanti istituti scolastici che, pur avendo i requisiti numerici per l’autonomia, sono sottoposti a reggenza. Su 237 istituti, 218 hanno autonomia ma solo 160 hanno un dirigente scolastico». «In questo caso la procedura concorsuale, pur in ritardo rispetto alle esigenze, è iniziata – conclude la segretaria della Uil Scuola Marche – e auspichiamo che si concluda almeno in tempo per l’inizio del prossimo anno scolastico perché gestire istituti complessi, distanti anche parecchi chilometri l’uno dall’altro, diventa difficoltoso: il rischio è quello di non poter dare la giusta attenzione a realtà che invece ne avrebbero bisogno».