ANCONA – «Considero inaccettabili le affermazioni di Diego Urbisaglia e concordo con il documento del Partito democratico, che ho sottoscritto. Esistono delle regole in una comunità politica e queste regole vanno rispettate da tutti coloro che ne fanno parte». Lo ha detto questa mattina in consiglio comunale il sindaco Valeria Mancinelli, dopo la comunicazione da parte di Urbisaglia di non volersi dimettere dalla carica di consigliere. Dopo le ripetute scuse del consigliere per le parole troppo forti usate su Facebook contro Carlo Giuliani, nell’aula presidiata da polizia municipale e agenti della Digos, tutti i capigruppo hanno preso la parola sull’annuncio di Urbisaglia.
«Il rigore dimostrato dal Partito in questo caso – ha continuato la Mancinelli – è peraltro lo stesso che mi aspetto di vedere verso comportamenti altrettanto disdicevoli, che non sempre trovano puntuale censura. Di leoni della tastiera ce ne sono tanti, alcuni anche in consiglio comunale. Diego ha sbagliato, ma è insopportabile politicamente e umanamente la strumentalizzazione che di questo errore grave forze politiche, singoli e gruppi organizzati, tentano di fare. Ricordo che quando ci fu l’occupazione della Casa de’ nialtri, ci furono consiglieri che parteciparono a quella occupazione che fu inopportuna sul piano sociale e costituì un reato. Alcuni poi occuparono con forza la sede del Pd sfondando la porta. In quell’occasione c’è chi esaltò quel gesto, quindi d’ora in poi mi aspetto che il rigore verso questo tipo di comportamenti sia uguale per tutti».
Cancellazione dall’anagrafe degli iscritti e dall’albo degli elettori è la decisione presa ieri all’unanimità dalla Commissione comunale di garanzia del Pd per Diego Urbisaglia, che sulla sua pagina Facebook aveva scritto che per Carlo Giuliani, ucciso durante i disordini del G8 di Genova nel 2001, serviva «una mira migliore». «Abbiamo preso subito le distanze dalla frase di Urbisaglia – ha dichiarato Loredana Pistelli, capogruppo Pd – e non ci sono scusanti. Il consigliere non fa più parte di questo gruppo, le scuse non sono sufficienti perché le dichiarazioni sono state troppo forti».
«Sono rimasto colpito dalle dichiarazioni di Urbisaglia – ha dichiarato Italo D’Angelo, capogruppo de La Tua Ancona – e chi conosce Diego sa che al di fuori di questo consiglio indossa l’uniforme del vigile del fuoco e non esiterebbe a rischiare la prova vita per salvarne un’altra. Diego ha sbagliato a intervenire sulla vicenda del G8, ma non mi sento di condannarlo». «Le parole di Diego sono state troppo forti – ha detto Daniele Berardinelli, capogruppo Forza Italia – e ho apprezzato la protesta pacifica del centro sociale Asilo Politico, in quanto la protesta fa parte della democrazia». «Vergogna» hanno infatti urlato i rappresentanti del Centro Sociale Asilo Politico, intervenuti durante il consiglio con lo striscione «Urbisaglia vattene! Carlo vive!».
Urbisaglia questa mattina ha comunicato la sua decisione di non dimettersi. «Chiedo ancora scusa per il disagio e la situazione che si sono creati – ha detto – ma manterrò il posto di consigliere comunale perché ritengo la mia permanenza svincolata da ciò che è successo in questi giorni. Nonostante il mio scivolone, in questi anni ho portato avanti tantissime battaglie per la città e desidero continuare a farlo». Il consigliere ora è entrato nel gruppo misto, ma per il capogruppo M5S Andrea Quattrini, le «dichiarazioni sono inaccettabili e non consoni al ruolo istituzionale che ricopre. Urbisaglia lo ha definito scivolone e non si è reso conto della gravità di quello che ha detto».
Stefano Crispiani, consigliere Sel – Ancona Bene Comune, rivolgendosi a Urbisaglia gli ha detto: «Hai affermato che sarebbe servita una mira migliore contro Giuliani, vergognati. Cosa ti ha portato a diventare un leone della tastiera?». «Spero che ciò che è accaduto serva da lezione e che sia un momento di crescita non solo per Urbisaglia, ma anche per ciascuno di noi», ha commentato Stefano Tombolini, capogruppo 60110 Ancona.