ANCONA – «Il Ciriachino d’oro è un riconoscimento che mi riempe di gioia. Sono profondamente innamorato di Ancona». Marcello Bedeschi non nasconde la soddisfazione per il conferimento della civica benemerenza da parte del suo Comune. «Ho girato l’Italia e il mondo, ho fatto tanti sacrifici, ma non ho mai voluto abbandonare la mia città. Ricevere questo riconoscimento non può che farmi piacere».
«Da sempre partecipe alla vita culturale, ecclesiale, sociale e politica cittadina con ruoli di rilievo – la motivazione, a grandi linee, del Ciriachino -, Marcello Bedeschi è stato una figura di spicco in Anci Marche, di cui ha promosso l’avvio nel 1971, oltre a essere stato collaboratore di La Pira e Moro. Nel 1982 ha fatto parte di un gruppo di lavoro richiesto da Papa Woityla e successivamente ha collaborato sia con Papa Benedetto XVI che con Papa Francesco. Ad Ancona ha affiancato in particolare il sindaco Trifogli dai tempi del terremoto e della ricostruzione e in progetti culturali».
La richiesta della candidatura per la civica benemerenza all’attuale coordinatore nazionale dei direttori e segretari delle Anci regionali italiane, è stata avanzata dal consiglio direttivo della Fondazione Italo Nipponica Afin, di cui Bedeschi è presidente dal 1996. Determinante anche il suo ruolo nell’associazione “S. Giuseppe Auschwitz” che nella città polacca ha realizzato, con la partecipazione di Anci e della Conferenza delle Regioni, il mausoleo che ricorda i 40.000 italiani morti nei campi di concentramento nazisti.
«Mi sento profondamente anconetano, sono fortemente legato a questa terra – dice Bedeschi -. Il radicamento è enorme. Sono nato in una casa al porto di Ancona. Questa città è dentro di me. Il Ciriachino è stato un riconoscimento improvviso, non me lo aspettavo. È stato proposto dall’associazione Afin e da alcuni amici dell’Anci e mi è stato comunicato qualche giorno fa. Ringrazio anche la sindaca Valeria Mancinelli per la delicatezza eccezionale con cui me lo ha conferito. Sono molto contento anche perché molte persone che non sentivo da tempo, dopo aver appreso la notizia, mi hanno ricontattato».
I progetti non finiscono qui. «La priorità in questo momento, essendo nell’Anci, è la campagna di vaccinazione – afferma Bedeschi –. Dobbiamo fare di tutto per portarla avanti con efficacia, continuando ad agevolare i Comuni nella collaborazione con il governo. Inoltre, vorrei occuparmi di tre grandi problematiche che affliggono il nostro Paese: il sostegno alle famiglie, la bassa natalità e la tutela degli anziani. Ci stiamo giocando il futuro, è fondamentale che lo si inizi a capire agendo di conseguenza».