Ancona-Osimo

Allentamenti, l’infettivologo Giacometti: «Omicron non è più contrastata dalle misure in vigore. Meglio mascherine al chiuso oltre il 30 aprile»

Il primario della Clinica di Malattie Infettive di Torrette commenta la roadmap degli allentamenti alle restrizioni disposta dal governo. Il 31 marzo cessa lo stato d'emergenza

Andrea Giacometti, primario Clinica Malattie Infettive Torrette

ANCONA – «Quale fra le varie misure adottate dal governo è la più azzardata? In realtà la variante Omicron – 1, 2 e anche le altre che si stanno formando – è ormai così diffusiva che già da settimane non viene più ben contrastata dalle misure in vigore. Ci salva il fatto che ormai quasi tutti ci siamo vaccinati». L’infettivologo Andrea Giacometti commenta così la roadmap degli allentamenti alle misure restrittive, disposta dal governo nel percorso di ritorno graduale alla normalità.

In pratica dal 1° aprile, con l’eliminazione del sistema a colori per la collocazione delle regioni nelle fasce di rischio, l’Italia torna bianca, anche se resterà il bollettino quotidiano e fino al 30 aprile in alcuni luoghi al chiuso servirà ancora il Green pass. Dal 1° maggio però la certificazione verde non servirà più. Il 31 marzo cessa lo stato d’emergenza.

«Se si fanno un po’ di indagini epidemiologiche – spiega il professor Giacometti – si scopre che tanti soggetti sono tampone-positivi in maniera asintomatica. Lo è anche chi si è sottoposto a 3 dosi di vaccino. Omicron sta girando “tranquillamente” fra noi che ancora stiamo adottiamo le misure di sicurezza in vigore. Forse l’allentamento di queste non provocherà chissà quale catastrofe».

Tuttavia il consiglio del primario della Clinica di Malattie Infettive di Torrette, è quello di «utilizzare ancora e sempre le mascherine al chiuso (oltre il 30 aprile) e di vaccinare almeno le categorie a rischio. Qui in ospedale, nella palazzina di Malattie Infettive, oggi solo un quarto dei pazienti è ricoverata per polmonite da coronavirus; tutti gli altri vengono isolati nella palazzina perché sono risultati tampone-positivi ma, poveretti, si erano recati in ospedale per altri motivi».

L’infettivologo, fa notare che «queste persone dovranno attendere fino alla negativizzazione del tampone per poter essere accolti nel reparto di competenza. In questo momento in Malattie Infettive sono ricoverati pazienti di competenza oncologica, cardiologica, ematologica, gastroenterologica, nefrologica, ortopedica: hanno di tutto, meno che i sintomi del Covid e anche questo testimonia quanto il coronavirus sia diventato contagioso e riesca ad attecchire anche nei vaccinati senza dare sintomi».