ANCONA – Lo spettacolo di Capodanno si avvicina e anche i “botti” sono pronti a entrare in azione, scoppiettanti e spettacolari, spesso nonostante i divieti imposti dalle diverse ordinanze comunali – Ancona e Jesi, per esempio – e nonostante le sofferenze imposte a cani e gatti, impauriti dalle esplosioni. Durante il periodo della pandemia c’è stato un ritorno ai giochi pirotecnici e ai fuochi d’artificio non professionali: è la festa con cui si mettono alle spalle le difficoltà e i momenti difficili dell’anno che se ne va e si saluta quello che arriva con auguri, brindisi e rinnovate speranze. Il periodo non è certo dei migliori, per tante ragioni ben conosciute. Ma la notte di festa induce leggerezza e i ricordi più duri o i pensieri più cupi vengono accantonati volentieri per lasciare spazio alla gioia del momento. Sono numerosi i clienti dei negozi di materiale pirotecnico che in questi giorni completano il loro giocoso e variopinto «arsenale» da accendere allo scoccare della mezzanotte tra il 31 dicembre e il primo gennaio.
«Vantiamo una lunga esperienza – racconta Giuseppe Allevi, titolare dell’omonimo negozio di Falconara Marittima – e sappiamo dare consigli a tutti, purché maggiorenni, perché la vendita del materiale pirotecnico è vietata ai minori. La clientela è aumentata dallo scorso anno, non possiamo dire che sia raddoppiata ma le cose vanno piuttosto bene, in questi giorni c’è sempre gente che arriva e chiede uno o più pezzi». Quali quelli più richiesti? «Ce ne sono almeno tre: la classica batteria, fuoco d’artificio che si accende una volta e poi ci si gode lo spettacolo, i razzi, singolo colpo in cui siamo specializzati, e poi tutti i piccoli articoli per bambini, dalle fontanelle ai petardini, che possiamo racchiudere in una sola categoria. Alcuni comprano solo quelli, altri quelli e una batteria, ma sono cose immancabili per il Capodanno, cose che divertono anche i grandi». Giuseppe ricorda anche cosa è vietato: «È vietato tutto quello che non è marchiato CE. Noi vendiamo solo materiale marchiato e questo tipo di materiale non può essere oggetto di ordinanze o limitazioni da parte dei sindaci, perché c’è una circolare da parte del Ministero dell’Interno che lo spiega».
Altra ditta specializzata e diffusa un po’ in tutta le Marche è la Alessi: «Lo scorso anno abbiamo registrato un vero boom di vendite – spiega Vinicio Alessi, titolare dell’azienda –, forse a causa dei ristoranti chiusi per la pandemia, è una mia interpretazione, non posso saperlo con certezza. Comunque anche quest’anno stiamo mantenendo la tendenza registrata l’anno scorso». I prodotti più richiesti: «Le torte, le scatole di fuochi d’artificio da cento e duecento lanci, più le fontane e poi le stelline, che preferiscono quelli che restano in casa. Cento lanci costano intorno agli ottanta euro. I giochi per i più piccoli sui due o tre euro, però specifico che la vendita anche delle stelline è vietata ai minori di 14 anni e, in generale, non esistono fuochi d’artificio che possono accendere i bambini. In questi ultimi giorni dell’anno c’è molta richiesta, come sempre dopo Natale. Ma lavoriamo anche durante il resto dell’anno, soprattutto in occasione di cerimonie». Anche Vinicio Alessi ricorda cosa è vietato e cosa no: «Nulla di quello che vendiamo noi è vietato, basta avere 18 anni e lo si può acquistare. È tutto regolamentato dal marchio CE e dalle norme italiane, altrimenti i giochi pirotecnici e i fuochi d’artificio senza il marchio CE non possono essere posti in vendita».
Per quanto riguarda i giochi vietati e quelli concessi, il sito dell’Arma dei Carabinieri viene in aiuto al rispetto delle normative, ricordando che «i giochi pirotecnici autorizzati e in libera vendita devono riportare sulla confezione un’etichetta con il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, il nome del prodotto, la ditta produttrice, la categoria d’appartenenza e le modalità d’uso. Possono essere venduti in tutti gli esercizi che sono in possesso di licenza per la vendita di giocattoli (tabaccherie, supermercati, cartolerie, etc.) e possono essere acquistati da tutti, purché quattordicenni. Se il gioco pirotecnico che state acquistando è privo di etichetta è sempre da considerarsi proibito. Ricordate che alcuni giochi, anche se non vietati, sono comunque molto pericolosi e possono causare, se non usati in modo corretto, gravi danni a persone e cose».
Il sito dei Carabinieri ricorda, inoltre, che «è assolutamente vietato vendere ed acquistare prodotti clandestini» e ricorda anche che altri divertimenti esplosivi, e rigorosamente vietati, noti come il «pallone di Maradona», oppure la «bomba Osama Bin Laden» e le più conosciute «cipolle» sono veri e propri ordigni che possono causare gravi danni.